Sui concorsi per i docenti si sta creando una contrapposizione sempre più forte, con il Movimento 5 Stelle, capitanato dalla ministra Lucia Azzolina, da una parte e diversi partiti e tutto il fronte sindacale dall’altra.
Ad accendere gli animi, nell’ultima giornata, è stata la senatrice ‘grillina’ Bianca Laura Granato: con un lungo post sul suo profilo facebook ha ricordato che “sui concorsi c’è una forte pressione del fronte sindacale demagogicamente inasprito dalla Lega e anche da parte di alcune forze politiche di maggioranza e opposizione per realizzare il reclutamento della quota spettante al concorso straordinario di 24.000 posti per soli titoli e servizio”.
Secondo la senatrice del M5S, però, quella proposta “escluderebbe tantissimi aventi diritto a partecipare”, perciò sarebbe “conveniente solo per pochi”.
Granato ricorda che la ministra dell’Istruzione “ci ha assicurato due cose: la retroattività giuridica della nomina per i vincitori, in caso di slittamento oltre il primo settembre e la fattibilità dei concorsi già passati con il DL 126/19. Dunque allo stato attuale non vi è alcuna ragione al mondo per creare un precedente tanto pericoloso per la scuola statale pubblica”.
Inoltre, la senatrice reputa “gravissima la mancanza di visione dei #sindacati che compattamente si preparano a questo che non è altro che un primo passo, a cui poi farebbero seguito altre rivendicazioni analoghe che trasformerebbero gradualmente la scuola in un gigantesco bacino occupazionale dove si confermerebbe il detto popolare “chi non sa, insegna”, che tanto ha danneggiato l’immagine dei docenti nella società italiana e tanto ha inciso nelle retribuzioni da terzo mondo riservate alla categoria”.
Secondo la senatrice calabrese “i docenti esclusi da questa partita a ribasso” si sarebbero “sentiti rispondere dai sindacati: “aspettate il vostro turno”, vale a dire: aspettate che riusciamo ad aprire i saldi, ma si entra a scaglioni, mettetevi in coda (molto attuale oltretutto di questi tempi!) ! Sarebbero questi i veri effetti collaterali del Corona Virus… Povera Scuola!”.
La senatrice se la prende, quindi, con “le forze politiche di destra e di sinistra che fanno a gara a promettere demagogicamente ai tanti docenti precari una stabilizzazione facile”.
Granato, quindi, punta il dito contro la Lega, perché vorrebbe “i voti dei precari” e pure “i benefici alle paritarie alla lunga”
“Del PD non mi stupisco, visto che il filone delle paritarie è anche un collegato necessario alla loro architettura del sistema scolastico, a partire dall’elogio continuo della legge 62/2000, per finire con le continue richieste di finanziamento al settore”.
“Vogliamo questo? Ne siamo proprio sicuri?”, si chiede Granato. “Perché questo è il solco in cui si muovono le rivendicazioni di un pugno di soggetti che si definiscono insegnanti, ma tali sono solo perchè il caso evidentemente ha voluto così. Impossibile che un docente che sia veramente tale escogiti ogni stratagemma utile pur di evitare una normale procedura concorsuale”.
I concorsi per titoli darebbero il là “allo svilimento del ruolo del docente, che da professionista verrebbe ufficialmente declassato a mestierante, artigiano della formazione nessuno ha nulla da dire? E la Costituzione? Ma quale sia il prezzo da pagare interessa solo a noi del Movimento 5 Stelle?”.
“La scuola – conclude Granato – non può essere trasformata in terreno di conquista, è troppo importante per la tenuta democratica del nostro Paese, è troppo importante per il progresso del nostro popolo e per preservare i valori della nostra cultura!”.
Alle dure parole della senatrice Bianca Laura Granato, hanno subito replicato diversi docenti precari. E gli stessi sindacati, che per protesta all’incontro telematico odierno con il ministero dell’Istruzione sui concorsi, non hanno fatto presentare i loro leader.
Se per la Gilda, si è trattato di un incontro inutile, “la partecipazione all’incontro di informativa sindacale sui bandi di concorso – ha detto Francesco Sinopoli, segretario generale Flc-Cgil – è stata funzionale solo a formalizzare la richiesta di invio dei testi predisposti dal Ministero”.
“Siamo convinti e ribadiamo – ha proseguito il sindacalista – che la strada intrapresa dal Ministero è sbagliata, non consente la copertura delle cattedre e produrrà un aumento esponenziale delle supplenze”.
“La nostra richiesta” di “coprire le migliaia di cattedre vacanti con una procedura per titoli per poi procedere alla formazione abilitante e successivamente alla valutazione prima di dare la conferma nel ruolo”, infine, conclude Sinopoli, “è quanto di più distante possa esistere da una ‘sanatoria’”.
Di conferma dei precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati, parla Pino Turi, leader della Uil Scuola: “sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori senza scontri ideologici”, spiega il sindacalista.
Contro Bianca Laura Granato, che definisce la “luogotenente al Senato” della ministra, si è scagliato anche il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura al Senato.
Dopo avere detto che Lucia Azzolina opera per “lo stop ai percorsi abilitanti dei docenti” e “l’aggiornamento delle graduatorie, mettendo in difficoltà centinaia di migliaia di interessati che chiedono solo il rispetto di un loro diritto”, rifiutando “sistematicamente soluzioni praticabili e di buon senso, rincorrendo (per dispetto?) proposte arzigogolate e con scarse possibilità di successo”, Pittoni replica alla senatrice Granato.
Per il leghista, la senatrice avrebbe usato “toni offensivi” contro “tutto e tutti, a partire dai più deboli – i precari – per arrivare agli stessi alleati di governo del M5S che esprimono posizioni diverse dalle sue”.
Controreplica di Bianca Laura Granato: “Per Pittoni la parola Scuola è sinonimo esclusivo di “personale da stabilizzare”. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova dalle dichiarazioni del sedicente ministro ombra sulla fattibilità dell’aggiornamento delle graduatorie”.
“Ci dica Pittoni – continua la senatrice grillina – se la Lega darà l’ok su questo in Parlamento quando sarà il momento”
Quanto alla polemica sui precari, secondo Granato il senatore “Pittoni non comprende le posizioni di chi difende la scuola pubblica e preferisce fomentare per un pugno di voti chi vorrebbe entrare nei ranghi della docenza senza il dovuto riguardo alla competenza e al merito”.
“La sua visione distorta della scuola e dell’istruzione e il suo accanimento nel fomentare chi vuole essere assunto senza alcuna selezione fanno parte del trito repertorio della vecchia politica che tanti danni ha fatto in passato, usa a considerare la scuola come serbatoio elettorale, senza alcun riguardo alla sua architettura costituzionale”, ha concluso Granato.
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