“Ma è del mestiere questa?” (C. Zalone, “Quo vado”).
A dispetto del vento del cambiamento sbandierato in campagna elettorale e dopo mille emendamenti presentati in commissione cultura e durante la discussione della legge 107/2015 prima alla Camera e poi al Senato, il MoVimento 5 Stelle fa un deciso passo indietro rispetto al sistema di reclutamento dei docenti precari.
Le affermazioni della senatrice Bianca Laura Granato lasciano sgomenti e basiti: non erano forse i portavoce dei cittadini i più accaniti sostenitori delle associazioni dei docenti che hanno contribuito a scrivere la delega 57/2017? Non erano forse proprio loro a battersi contro il concorso 2016 e a presidiare ogni manifestazione, convegno e ogni sit-in organizzato dai precari? Non furono, da ultimo, proprio loro a sostenere che il concorso era inutile e che avrebbero creato un sistema più snello per il reclutamento? Qualcosa non torna!
Il cambio di rotta è talmente evidente da farci sostenere che all’interno del MoVimento la “mano destra non sappia cosa stia facendo la sinistra” e lo diciamo a ben donde dato che la stessa senatrice avrebbe affermato di non conoscere il nostro operato, né tantomeno le nostre battaglie e rivendicazioni. Sorvoliamo sulla caduta di stile, ma vorremmo rammendarle che tra percorsi abilitanti (TFA, PAS) e concorsi riservati (decreto legislativo 59/2017), di strada ne abbiamo fatta, e anche tanta, senza chiedere nulla a nessuno e senza essere pagate dai contribuenti, e ci sentiamo dunque di non dover più dimostrare nulla a nessuno.
Basta documentarsi, senza scimmiottare Renzi e la storia della selezione, o della scuola come “centro dell’impiego” perché vede senatrice, che la scuola non sia un ammortizzatore sociale ci è chiaro da sempre, mentre è oltraggioso che qualcuno possa addirittura solo pensare che gli insegnanti la ritengano tale!
Ci permettiamo ancora di ricordare che nonostante gli stipendi da fame, il lavoro sommerso non retribuito, gli sfottò dei vari ministri e le lezioncine di vita dei politici improvvisati, noi tutti i giorni ci rechiamo sul posto di lavoro e formiamo i cittadini di domani, senza sentirci eroi e senza metterci in cattedra rispetto ai nostri amati alunni, perché vede senatrice per insegnare occorre innanzitutto essere, e noi siamo! Siamo docenti, con il concorso o senza, con l’abilitazione o meno, anche senza il suo riconoscimento, ma non siamo parassiti, non ci serve il sostegno dello stato, quello lo lasciamo per il reddito, stia tranquilla!
Mascia Meleo e Rosa Sigillò – Coordinatrici Mida Precari
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