Il Miur ha deciso come si comporrà la fase transitoria di assorbimento del precariato scolastico: i docenti abilitati entreranno in ruolo con un esame orale, mentre i non abilitati con 36 mesi di servizio entreranno in ruolo partecipando a un concorso semplificato con un solo scritto, anziché due, e svolgendo un tirocinio ridotto rispetto ai nuovi laureati.
Lo scrive Anief che aggiunge: nel frattempo, il concorso a cattedra – che a un anno dalla pubblicazione del bando fa registrare ancora i lavori in corso per il 30 per cento delle commissioni – si completerà prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.
A dirlo è stata, precisa Anief, la Ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, dove ha tenuto il seguito dell’audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero.
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Viene da chiedersi, aggiunge il sindacato, come mai a proporre questa soluzione di precariato “andante” sia la stessa maggioranza parlamentare che aveva posto tra le sue priorità quella di cancellarlo. Lasciando inalterate queste norme, l’unica cosa certa è che si esporrà ancora di più lo Stato a essere citato per inadempienza e ai risarcimenti milionari a favore dei precari a cui si continuano a ledere i diritti.