I posti che si libereranno nella scuola per turn over (per pensionamento con decorrenza 1/9/2021) per i docenti sono 35.000.
I posti disponibili e vacanti su cui ci sarebbe una copertura finanziaria (un miliardo di euro) per le immissioni in ruolo 21/22 sono 60.000.
Pertanto ci potrebbe essere l’immissione in ruolo su 95.000/100.000 posti per le scuole di ogni ordine e grado, un vero e proprio piano speciale di stabilizzazione.
Le graduatorie da cui si faranno assunzioni saranno le seguenti:
1) Graduatoria concorso di cui al D.M. 2016 (graduatorie regionali);
2) GAE, laddove non siano esaurite (graduatorie provinciali):
3) Graduatorie regionali ad esaurimento dei concorsi speciali banditi nel 2018 nella scuola dell’infanzia e primaria e nella secondaria di primo e secondo grado;
4) Graduatoria vincitori concorso straordinario nella scuola secondaria bandito nel 2020;
5) Procedura da definire con un apposito DL entro maggio/inizio giugno che prevederebbe una graduatoria, che potrebbe essere regionale, per titoli culturali e per titoli di servizio, un anno di formazione continua e un esame finale per la conferma in ruolo nel maggio/giugno 2022.
Restano in vigore le possibilità previste dalla legge 159/2019 di accodamento alle graduatorie 2018 in altre regioni da parte degli idonei concorso 2016 e la call veloce alla fine delle operazioni per i docenti facenti parte delle graduatorie finalizzate alle immissioni in ruolo che sono disposti a cambiare regione.
Pende ancora la spada di Damocle del blocco quinquennale che vede la contrarietà di tutti i sindacati e che potrebbe essere modificato o addirittura abrogato nel DL istitutivo della procedura di immissione in ruolo contenuta nel piano scuola e di cui si è fatto cenno al punto 5) .
Resta ancora aperto il problema di consentire le A.P. anche ai docenti immessi in ruolo nell’a s. 20/21 che al momento ne sono impediti.
Anche questo aspetto potrebbe trovare una soluzione normativa nel suddetto DL.