Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato al question time al Senato di oggi, 12 settembre alle ore 15,00 per rispondere ad interrogazioni a risposta immediata, dopo il ministro degli Esteri Tajani e il vicepremier e ministro dei trasporti Salvini.
In particolare Valditara ha risposto ad una interrogazione sulle misure per aumentare il numero degli insegnanti di ruolo e per stabilizzare i docenti precari.
Ius Scholae, scontro M5s – Tajani
“Durante il question time di oggi Antonio Tajani ha fatto l’offeso per una piccola polemica politica sul voltafaccia di Forza Italia sullo ius scholae dicendo che non poteva replicare. Può andarsi a vedere decine di altri question time o altre occasioni in cui i parlamentari del suo partito hanno fatto altrettanto e nessuno si è lamentato. Se è in grado risponda nel merito e dica se sullo ius scholae il suo partito fa sul serio o si vuole solo smarcare dall’estremismo dei suoi alleati ma senza fare alcunché. Anche se, nei fatti, una risposta in questo senso l’ha già data, e come al solito è una farsa”, così la senatrice M5S Elisa Pirro.
Quest’ultima, nella sua interrogazione a Tajani, aveva fatto riferimento alla bocciatura, di ieri, di un emendamento sullo Ius Scholae. “Rammarico e vicinanza per la clamorosa bocciatura degli emendamenti sulla sua proposta sullo Ius Scholae”, queste le sue parole.
Tajani le ha poi risposto di non poter rispondere in quanto capo del suo partito, dicendo che “di non poter rispondere sulla politica in quanto presente in veste di ministro” e che si è trattato di un “atteggiamento scorretto nei confronti del Governo”.
“E’ triste e imbarazzante l’arrampicata sugli specchi cui è costretto il leader di Forza Italia Antonio Tajani sullo Ius Scholae. Il ministro degli Esteri ha detto che loro non fanno alcun passo indietro ma dicono no a un ’emendamentino’, aggiungendo che i gruppi parlamentari di FI sono in campo per un testo che riguardi complessivamente le concessioni della cittadinanza. Informiamo il distratto Tajani che meno di tre ore fa il suo gruppo alla Camera ha votato contro la calendarizzazione urgente di una proposta M5S a mia prima firma sulla cittadinanza. Poteva essere l’occasione per un esame parlamentare serio, nel quale inserire le proposte di Forza Italia e naturalmente di tutte le altre forze politiche. Ma così non è andata semplicemente perché Forza Italia si è piegata agli ordini tassativi di Meloni e Salvini, che di diritti e dignità dei bambini non vogliono nemmeno sentire parlare”, lo afferma la deputata Vittoria Baldino, vicepresidente del gruppo M5S.
Sbrollini, Borghi (IV-C-RE)
Premesso che:
l’anno scolastico 2024/2025 si preannuncia già difficile e segnato dagli annosi problemi che puntualmente contraddistinguono il sistema scolastico italiano: la precarietà tra gli insegnanti ha raggiunto picchi assoluti, con il rischio di raggiungere la cifra record di 250.000 supplenze;
su oltre 63.000 posti vacanti disponibili, il Ministro in indirizzo, di fatto, con il decreto ministeriale 31 luglio 2024, n. 58, ha previsto solo 45.124 immissioni in ruolo di insegnanti della scuola d’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, non risolvendo in alcun modo i problemi della precarietà e della mancanza di insegnanti, lasciando scoperte quasi 19.000 cattedre: a questi numeri, vanno aggiunte poi le decine di migliaia di posti precari legati soprattutto al sostegno, dove i posti in organico di diritto sono 126.000 circa, ed in realtà si raddoppiano;
il numero complessivo di insegnanti precari, di fatto, nei prossimi mesi sarà ancora una volta abnorme: pertanto occorrono scelte decisive e chiare sul reclutamento degli insegnanti, al fine di aumentare il numero degli insegnanti in pianta stabile, comprendendo così tutte le cattedre attualmente vacanti, e ponendo un freno al precariato tra gli insegnanti, costretti ad assumersi ruoli in supplenza e segnati da una forte incertezza rispetto al proprio futuro lavorativo,
si chiede di sapere quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di reclutare un maggior numero di insegnanti e stabilizzare in organico i docenti attualmente precari, per porre termine all’annoso problema delle supplenze e garantire una stabilità lavorativa a migliaia di insegnanti, costretti a lavorare nell’incertezza del proprio futuro.
Valditara e i dati sui precari
Ecco la risposta di Valditara: “L’interrogazione mi consente di fare chiarezza su un dato OCSE che si riferisce all’anno 2021/2022, cioè prima del contratto firmato nel 2023. Ho già avuto modo di dire che il precariato è una questione endemica della scuola italiana. Per questo Governo è una priorità, come dimostrato dalle azioni di sistema”.
“I dati sono più forti delle strumentalizzazioni. Non è vero che ci sono 250mila precari nella scuola italiana. Le supplenze saranno 155mila entro dicembre grazie alle assunzioni Pnrr. Siamo intervenuti anche sul sostegno, viste le esigenze del sistema di istruzione, istituendo percorsi Indire. Se quest’anno non abbiamo messo a disposizione i 165mila posti disponibili è perché dobbiamo assumere solo con i concorsi Pnrr. Se non raggiungiamo la milestone perdiamo 24 miliardi”.
“Abbiamo negoziato una flessibilità con una proroga dal 2024 al 2026 del target assunzionale. Abbiamo dovuto accantonare 19mila posti per il prossimo concorso Pnrr. Ho ribadito di avere un nuovo confronto con la Commissione Europea”.
M5s sui dati Ocse
“Invieremo a Giuseppe Valditara una copia dell’ultimo rapporto dell’OCSE, “Education at a glance“, dove si conferma che gli insegnanti italiani sono i meno pagati in Europa, situazione aggravata dall’inflazione. Anziché pensare a provvedimenti ideologici e a costo zero pensi a questo e metta risorse vere sul nuovo contratto. In manovra sarà uno degli aspetti su cui incalzeremo di più questo governo”, così il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.