“Il PD trema perchè sa che in Commissione Istruzione al Senato non ha numeri certi e cerca di blindare le votazioni con palesi forzature del Regolamento, riducendo la seconda carica dello Stato, che dovrebbe fare da arbitro e da garante dei lavori del Senato, a giocatore che tenta di condizionare l’esito della partita”. Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
“A questo – continuano -, si aggiunge la surreale situazione di una Commissione i cui lavori vengono condizionati dalla vicenda giudiziaria del Presidente della Commissione Bilancio, Antonio Azzollini, di cui la Procura di Trani ha chiesto l’arresto. In attesa di capire cosa deciderà la Giunta per le Autorizzazioni, i pareri della Bilancio sugli emendamenti al Ddl Istruzione tardano ad arrivare e tutto va a rilento, mentre fuori da queste Aule c’è un mondo di insegnanti precari che non può aspettare i comodi del Pd e del plurindagato Azzolini, precari che attendono di sapere cosa ne sarà del loro futuro e che ad oggi non sanno ancora se a settembre saliranno in cattedra oppure no. Il governo, irrigidito da mesi su una posizione inspiegabile, non vuol sentire ragione e rifiuta l’unica soluzione possibile: approvare solo le assunzioni e rimandare tutta la riforma, prendendosi più tempo per riscriverla da capo e archiviando definitivamente questa brutta pagina”.
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