Arriva da Facebook, con un messaggio del ministro della P.A. Marianna Madia, la soluzione al blocco delle assunzioni delle educatrici precarie storiche di nidi e scuole dell’Infanzia comunali.
“Abbiamo sciolto il nodo dei precari storici, evitando le disparità di trattamento tra i precari nelle scuole statali e quelli nelle comunali”, ha scritto il titolare dalla Funzione Pubblica. Che poi ha aggiunto: “come stabilito dalla Corte di Giustizia europea, bisogna programmare le assunzioni senza ingressi patologici, uscendo dalla logica dell’emergenza”.
Il riferimento del ministro Madia è alla sentenza di Lussemburgo, datata 26 novembre 2014, dove hanno trovato accoglienza le ragioni di migliaia di docenti e Ata che negli anni hanno fatto ricorso chiedendo di essere assunti sulla base di un’anzianità di servizio superiore ai tre anni, come previsto da una direttiva Ue (1999/70) che impone agli stati membri l’adozione di misure preventive per evitare appunto l’abuso dei contratti a tempo determinato.
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Le parole di Giannini sono state confermate, subito dopo all’Ansa, dall’assessore alla Scuola di Roma Marco Rossi Doria, dove nei giorni scorsi si era alzata non poco la tensione per via del bando capitolino che imponeva lo stop alle supplenti con oltre 36 mesi di servizio: “i Comuni sono nelle condizioni di firmare i contratti per le precarie della scuola. E’ la svolta che aspettavamo e che a Roma ‘salverà’ il posto di lavoro di circa 2000 persone nel 2015-2016. Questo ci consentirà di rientrare nella regolarità dell’anno scolastico. Ringrazio i ministeri interessati, la presidenza del Consiglio e le lavoratrici che hanno mantenuto una posizione equilibrata”, ha concluso l’ex sottosegretario all’Istruzione.
Anche il ministro Giannini è stato tirato per la giacca sull’argomento. “Gli asili non sono di competenza di questo ministero”, ha però ribattuto il responsabile del Miur rispondendo a una domanda relativa all’impatto sulla vicenda delle maestre precarie nelle scuole dell’infanzia e negli asili dei Comuni della sentenza della Corte Ue sul precariato scolastico. “Stiamo tuttavia partecipando ai tavoli con gli altri ministeri. Sarà competenza del ministro Madia emanare una circolare interpretativa che possa consentire questa analogia. Ma la ‘Buona Scuola’ non ha nulla a che fare con gli asili nido”.
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