Categorie: Precari

Precari, per l’avvocatura di Stato non c’è abuso di supplenze. La Consulta sta valutando

È giunta all’esame finale della Corte Costituzionale l’annosa questione dell’abuso di precariato scolastico.

In attesa che arrivi la decisione della Consulta, anche se è possibile che possa essere resa pubblica in settimana, la mattina del 17 maggio hanno preso la parola le parti contendenti.

Il giudice relatore, Giancarlo Coraggio, riporta il cronista dell’Ansa presente nell’Aula, ha tenuto a dire che sono stati 86mila i docenti stabilizzati a seguito della sua entrata in vigore del piano straordinario della Legge 107/15.

Un numero elevato, ma che non copre l’intera platea, hanno ricordato i legali dei docenti che hanno fatto ricorso in tribunale, gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, secondo i quali la riforma “non ha risolto il problema”.

“Non tutti coloro che hanno fatto 36 mesi o diversi anni di insegnamento – ha evidenziato Galleano – sono stati stabilizzati: molti sono rimasti fuori. E anche il concorso non risolve il problema, perché non c’è una sanzione per chi ha commesso un abuso” ricorrendo a ripetuti contratti a termine.

C’è poi “l’assurdità della triennalità” prevista dalla riforma per cui “non si può più assumere chi ha superato i 36 mesi, il che implica il ricorso a nuovi insegnati, l’aumento del precariato e la dispersione dell’esperienza nell’insegnamento”.

 

{loadposition eb-pof-triennale}

 

Secondo De Michele, inoltre, “se la Corte non interviene, si creerà un caos giudiziario con richieste di risarcimento alla Corte di Strasburgo contro lo Stato italiano per violazione della normativa comunitaria”.

Opposta la visione dell’avvocato dello Stato, Gabriella D’Avanzo, che ha difeso l’attuale impostazione delle norme, sostenendo che anche le misure introdotte dalla ‘buona scuola’ “recepiscono le direttive europee” e “puntano fin dall’anno scolastico 2016-2017 alla totale esautorazione delle graduatorie” mettendo in atto un “piano straordinario di assunzioni di 86mila unità” e “tre concorsi che consentiranno l’immissione di 65mila docenti”. La situazione va quindi valutata alla luce delle “misure complessive” che intervengono con “una sorta di stabilizzazione programmata”.

D’Avanzo ha chiesto quindi che la questione sia dichiarata infondata. Avevano chiesto la parola anche i legali di Cgil, Gilda-Unams e Codacons, ma essendosi costituiti tardivamente, gli interventi non sono stati ammessi.  

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024