“Dalla scuola bisogna ripartire se vogliamo ricostruire su basi solide il Paese”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenuto Riccione alla giornata conclusiva del congresso nazionale della Cisl Scuola, che in chiusura ha visto la elezione della nuova segretaria, Ivana Barbacci, che prende il testimone di Maddalena Gissi, entrambe intervistate dal nostro direttore, Alessandro Giuliani.
“Il Patto per la scuola firmato lo scorso anno delinea bene le riforme necessarie a disegnare oggi la scuola di domani – continua Luigi Sbarra -. Dopo tanto tempo fissiamo il principio di un sistema-istruzione fondato sulla valorizzazione di chi anima le comunità educanti”.
Un patto – lo ricordiamo – ad oggi disatteso in molte delle sue parti, lamenta più di una sigla sindacale.
“Bisogna dare centralità agli investimenti contro le classi pollaio, rilanciando contrattazione ed autonomia scolastica. La Cisl Scuola – afferma ancora Sbarra – ha fatto bene a firmare il contratto integrativo sulla mobilità, puntando a riscattare gli squilibri negli istituti delle aree deboli. La responsabilità paga sempre come diceva Tarantelli”.
Quindi il segretario generale parla di risorse: “più di 30 miliardi di dotazione – afferma in riferimento ai fondi del Pnrr per Istruzione, Università e Ricerca – che va orientata sui contenuti coerenti con il Patto per stabilizzare insegnanti e personale Ata, avviando un piano assunzionale che rimetta in linea con la media europea il rapporto tra docenti e studenti, specialmente in certe posizioni, come gli insegnanti di sostegno”.
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