Il mese di luglio si annuncia come decisivo per le immissioni in ruolo. In ballo la conversione del decreto sostegni bis che potrebbe modificare alcuni vincoli, come ad esempio i tre anni di servizio per i docenti inseriti in Gps. Nel corso dell’appuntamento della Tecnica della Scuola Live del 01 luglio, l’avvocato Dino Caudullo, esperto in diritto scolastico, ha spiegato chi sono quei docenti che possono aspirare alle immissioni in ruolo durante le prossime settimane.
Possiamo cristallizzare, delineare qual è la platea degli aspiranti aventi titolo a partecipare a questa procedura di immissione in ruolo con qualche riserva nel senso che vedremo quali potrebbero essere gli emendamenti approvati in sede di dibattito parlamentare che andranno a modificare la platea degli interessati. Si discute infatti per quanto riguarda la procedura straordinaria di immissione in ruolo con reclutamento dalle Gps se consentire la possibilità di reclutamento anche a chi non ha maturato i tre anni di servizio attualmente richiesti ed in particolare a chi ha conseguito il titolo di sostegno ma non ha svolto i tre anni di servizio richiesti in atto. Dalle modifiche approvate si delineerà il quadro completo e definitivo della platea dei potenziali destinatari di queste immissioni in ruolo. Naturalmente i tempi sono ristretti, entro fine luglio il Parlamento dovrà licenziare la legge di conversione del decreto sostegni bis e solo allora potremo verificare se la tempistica che ci si attende, cioè entro fine luglio la prima tornata di immissioni in ruolo da completarsi i primi di agosto, sarà possibile rispettarla o meno.
Al momento possiamo delineare un quadro di quelli che sono gli interessati di questa procedura di immissione in ruolo partendo sicuramente dagli aspiranti inclusi nelle graduatorie di merito dei concorsi, sappiamo che sono ancora vigenti le graduatorie del concorso ordinario del 2016 e in alcune Regioni i candidati aspiranti all’assunzione sono numerosi. Saranno utilizzate anche le graduatorie del 2018 con i relativi elenchi aggiuntivi quindi potranno essere utilizzate anche le graduatorie del concorso straordinario che si è appena concluso.
Sul contingente di posti disponibili, secondo i principi generali del Testo Unico del 1994, il 50% dei posti disponibili andranno destinati alle graduatorie dei concorsi (2016,2018, straordinario 2020 e Stem se dovesse concludersi in tempo) mentre il restante 50% andrà a essere assegnato agli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento. Questo per quanto riguarda la fase ordinaria.
Sappiamo che il decreto sostegni bis ha introdotto anche una fase straordinaria di immissione in ruolo che avverrà sulla base dei posti residui, quindi una volta conclusa la fase di reclutamento ordinaria, sui posti che rimarranno non assegnati si potrà procedere tramite il reclutamento dei docenti inseriti nella prima fascia delle Gps che abbiano maturato almeno tre anni di servizio. Naturalmente non in tutte le province si potranno verificare le condizioni per cui si potrà attingere dalla prima fascia delle Gps e soprattutto non per tutte le classi di concorso e la tipologia di posto perchè per quelle province dove sono ancora molto affollate le graduatorie dei concorsi ordinari e delle Gae, difficilmente residueranno posti da poter assegnare con immissioni in ruolo alla prima fascia Gps. Di contro ci sono altre province che vedono già quasi completamente sguarnite le graduatorie di merito dei concorsi e delle Gae per determinate classi di concorso dove ci saranno più possibilità per gli aspiranti inseriti nella prima fascia Gps
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