La legge di bilancio stabilizzerà 950 precari scuola, ovvero lavoratori co.co.co che svolgono da anni funzioni ausiliari e tecnico – amministrative nelle scuole, in larga parte siciliane.
In realtà, l’emendamento, presentato da dal parlamentare Franco Ribaudo e sostenuto dai deputati di governo siciliani, era finito nel dimenticatoio in Senato ma è riapparso alla Camera, nell’ambito di un maxiemendamento.
Soddisfatti il segretario generale Cgil Sicilia, Michele Pagliaro e il coordinatore regionale del Nidil, Giuseppe Oliva “grazie alle pressioni del sindacato- osservano Pagliaro e Oliva- e soprattutto dopo le manifestazioni del Nidil Cgil nelle piazze di Siracusa e Palermo e il sit del 13 dicembre a piazza Montecitorio”.
“Abbiamo fatto presente durante un incontro al Mef – aggiungono i due sindacalisti – che la stabilizzazione non avrebbe aumentato i costi del ministero, perché i co.co.co. Ata sono già inseriti nei costi della gestione del personale del Miur”.
“La battaglia è stata dura- proseguono i sindacalisti “serrata la discussione in Parlamento ma alla fine è prevalso il buon senso del governo. Dopo vent’anni di precariato le collaboratrici e i collaboratori della scuola assimilati Ata raggiungono così l’agognata stabilizzazione del rapporto di lavoro”.
La maggiore concentrazione di co.co.co della scuola è in Sicilia, dove grazie alla manovra saranno stabilizzati 450 lavoratori, 200 solo a Palermo.
Ancora non si conoscono i dettagli di tale operazione, ma, in attesa di conferme, si parla di stabilizzare i lavoratori ATA nelle scuole con contratti part time.
Ad ogni modo, i tempi della stabilizzazione si conosceranno nelle prime settimane del 2018, quando la nuova legge di Bilancio avrà preso forma compiuta.
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