Manca poco per l’inizio del nuovo anno scolastico. Per i docenti precari, assunti a tempo indeterminato, sono previsti una serie di adempimenti.
Prima di tutto bisogna stabilire che l’assunzione del personale, nel mondo della scuola, avviene con la sottoscrizione di un contratto di lavoro tra l’amministrazione e colui che è stato individuato come avente diritto al posto.
La regola è stata istituita nel 1993 con il D.lgs n.29. L’assunzione può avvenire, a domanda del dipendente, anche su posto part-time, nel senso che al momento dell’assunzione si può optare per un orario ridotto.
La sottoscrizione del contratto è un momento importante per il lavoratore con il quale scattano una serie di diritti e di doveri.
Nel CCNL 2016-2018 sono indicati alcuni elementi essenziali costitutivi del rapporto.
All’articolo 11 vengono resi noti gli obblighi del dipendente: dal rispetto dell’orario di lavoro fino a quello delle norme di sicurezza e di ambiente di lavoro.
Nell’articolo 12, invece, vengono stabilte le sanzioni disciplinari. All’articolo 18, invece, spazio ai congedi per le donne vittime di violenza. All’articolo 28, invece, si parla dell’attività dei docenti, mentre nel 29 si fa menzione della responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo.
Per quanto riguarda, invece, la sede di servizio, nel primo anno di lavoro è provvisoria per il personale ATA ed educativo.
La sede definitiva si raggiunge l’anno successivo sulla base delle preferenze espresse nella domanda di trasferimento e verrà attribuita d’ufficio a chi non presenterà tale domanda.
Per il personale docente l’assunzione avverrà su ambito territoriale con contestuale assegnazione della sede di incarico.
All’atto dell’assunzione è necessario provvedere a una serie di adempimenti. Le domande/documentazioni da presentare sono:
• dichiarazione dei servizi
• computo/riunione/riscatto/ricongiunzione dei servizi/periodi ai fini pensionistici
• riconoscimento dei servizi/periodi ai fini del trattamento di fine rapporto (TFR)
• ricostruzione di carriera (inquadramento economico in base ai servizi pre-ruolo)
• eventuale richiesta di adesione alla previdenza integrativa (fondo ESPERO).
Quello di base, così come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale, prevede una progressione stipendiale legata all’anzianità di servizio.
Il personale neo assunto a tempo indeterminato percepisce lo stipendio iniziale. Al momento della ricostruzione di carriera, dopo il superamento del periodo di prova/anno di formazione, sarà inquadrato nello scaglione corrispondente all’anzianità di servizio valutabile.
Il nuovo CCNL stabilisce anche la misura del salario accessorio per alcuni voci, come ad esempio la retribuzione professionale docente, compenso individuale accessorio per gli ATA, indennità di amministrazione per i DSGA, ecc., mentre il contratto integrativo di istituto stabilisce i compensi per chi è disponibile a svolgere ore in più rispetto all’orario obbligatorio o assume particolari incarichi o partecipa alle attività del Piano d’Offerta Formativa.
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