In seguito all’iniziativa lanciata da questa testata per Dillo al Ministro, la Tecnica della Scuola ha mantenuto la promessa ed ha intervistato il ministro Fioramonti per parlare di alcuni dei temi caldi suggeriti dai nostri lettori. Ovviamente le richieste e le proposte non finiscono qui ed ogni giorno sui nostri canali riceviamo riflessioni che meritano di essere portati allo scoperto.
In questo articolo riportiamo la riflessione di un nostro lettore a proposito dei supplenti, che elenca undici punti su cui a suo parere bisogna intervenire per migliorare la condizione dei precari.
Ecco la proposta del nostro lettore: “Sono un docente di terza fascia da qualche mese ho appena finito la mia prima esperienza su sostegno (cattedra annuale mancanza di personale); quest’anno (facendo gli scongiuri) al 99% dovrei essere chiamato per il secondo anno di fila, io consiglio sia sul sistema scuola burocraticamente e sia sulla diminuzione del precariato:
1) USP di ogni provincia deve avere la possibilità di accedere alle graduatorie di I, II e III fascia di tutte le classi di concorso (per esempio l’unica è Firenze). Le graduatorie devono essere pubbliche
2) Per le supplenze devono convocare gli USP e non le singole scuole (come sta accadendo in qualche provincia)
3) USP deve comunicare anche il punteggio per ogni singola CDC (compreso SOSTEGNO per graduatorie incrociate) cioè chi è stato l’ultimo ad accettare
4) con l’aggiornamento delle graduatorie dato che si può scegliere solo una provincia, bisogna accedere a tutte le scuole in cui posso insegnare con le mie CDC (tanto chi sta in testa prende quella più comoda più bella ecc. ecc… ), comprese le scuole paritarie che dovranno chiamare dalle graduatorie (vedi punto 7)
5) Quando sono finite le graduatorie anche quella della 3 fascia, gli USP chiamano dalle graduatorie di una provincia più vicina(quando ha finito di convocare) tanto chi vuole insegnare cambia provincia(come me che ho cambiato regione pur di diventare insegnante) quindi togliere le MAD (perchè sono delle vere e proprie truffe)
7) il punteggio di una paritaria dev’essere la metà perchè molte paritarie non pagano gli insegnanti, non accedono alle graduatorie e non solo, chiamano per conoscenza (anche persone che non hanno titolo), ho sentito un amica sta nelle graduatorie di Torino non ha accettato una supplenza perchè preferisce rimanere a Napoli lavorando gratis in una paritaria (tanto sempre 12 punti sono e non solo percepisce la NASPI perchè pagano solo i contributi)
8) Molti ITP stanno in seconda fascia grazie ad un ricorso e noi che siamo laureati?
9) I contratti di una cattedra mancante dev’essere fino al 31 agosto, non è possibile che a luglio fanno il consiglio di classe e al suo posto va quelli di ruolo
10) Gli usp devono controllare il punteggio di tutti se è giusto.
Per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero. (CLICCA QUI PER PARTECIPARE).
Per partecipare alla nostra iniziativa e far sapere le priorità e le vostre idee per la scuola italiana, potete anche scrivere a caroministro@tecnicadellascuola.it.
Le vostre proposte saranno pubblicate anche sul nostro sito.
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