Come ha riferito già qualche giorno fa il nostro vice direttore Reginaldo Palermo, in discussione al Parlamento continua fra le forze politiche il confronto sulle modifiche da apportare al decreto Sostegni bis e in particolare agli articoli 58 e 59 che sono i due che più direttamente riguardano la scuola. Al centro, la questione precari scuola, nel tentativo di ampliare la platea dei “beneficiari” dell’intera operazione.
Nella mattinata di oggi venerdì 9 luglio la Commissione Bilancio dovrebbe ratificare l’emendamento del Governo che consentirebbe di riservare nei prossimi concorsi ordinari il 30% dei posti ai precari non abilitati. La discussione poi si sposterà in aula lunedì 12.
Sempre per quanto concerne i precari non specializzati la direzione su cui pare ci sia accordo tra le parti sarebbe quella di assumere anche da seconda fascia ma limitatamente ai posti che residuano dopo le immissioni in ruolo e dopo l’accantonamento dei posti dei concorsi in atto.
Questi docenti verrebbero assunti a partire da settembre 2021 con un contratto a tempo determinato, nel corso del 2021/22 dovrebbero frequentare un corso universitario abilitante e alla fine dell’anno partecipare ad una prova selettiva; in caso di prova superata verrebbero assunti in ruolo con decorrenza 1° settembre 2022 per svolgere l’anno di prova nel 2022/23.
“Va detto che, comunque – precisa il nostro vice direttore – sempre nelle intenzioni del Governo, tutto questo dovrebbe valere solamente in via straordinaria per l’anno in corso, anche se, per la verità, c’è anche chi vorrebbe rendere strutturale questo modello che equivarrebbe di fatto alla riapertura delle GAE”.
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