Categorie: Estero

Precari sempre vivi, l’11 novembre il “Posto fisso day”

I precari della scuola tornano a protestare per chiedere il blocco dei tagli agli organici e l’assunzione su tutti i posti disponibili in organico: oggi l’“Assemblea nazionale precari scuola” ha annunciato che l’11 novembre attuerà il “Posto fisso day”: Il programma prevedemanifestazioni e sit-in davanti a Montecitorio e alle Prefetture. Attraverso un comunicato dai toni accesi i precari tornano a chiedere il “ritiro di tutti i tagli” e “l’immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti”. Si rivolgono poi direttamente al ministro dell’Economia prendendo spunto dalle sue parole: dopo aver tagliato centinaia di migliaia di posti – dicono i precari – Tremonti ci dice: ‘Credo nel posto fisso, la mobilità non è un valore’. Siamo d’accordo e chiediamo al ministro di passare dalle parole ai fatti.
L’annuncio della protesta giunge alla vigilia della tavola rotonda ‘Scuola: prepensionamenti e precari’, a cui parteciperanno diversi sindacalisti e politici, tra cui il primo firmatario dell’emendamento in Finanziaria con cui si intendeva dare l’opportunità al personale alle soglie della pensione di chiedere le dimissioni anticipate usufruendo di “un accredito contributivo figurativo di due anni”. Proprio su questa possibilità arrivano però segnali negativi: la Commissione Bilancio del Senato avrebbe infatti bocciato sul nascere l’emendamento poiché per le casse dello Stato implicherebbe un impegno economico non indifferente (pensione anticipata e relativa liquidazione per circa 20.000 lavoratori e contratto annuale per altrettanti lavoratori).
E sempre rumors del Senato indicano praticamente “blindato” il testo del decreto legge 134 salva-precari approvato il 20 ottobre alla Camera. La maggioranza avrebbe messo il veto su qualsiasi emendamento; sia sulle regole che permettono ai supplenti con almeno 180 giorni di lavoro, svolti nello scorso a.s., di accedere ai contratti di disponibilità, sia sul nuovo regolamento che dal 2011 permetterà ai candidati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento di spostarsi a “pettine” in una sola provincia. A dire il vero dall’opposizione, ma anche da qualche senatore della maggioranza, sarebbero state presentate decine di modifiche: è molto improbabile però che vengano accolte.
Rimane infine confermata, sempre in tema di precariato, la protesta di venerdì 6 novembre decisa dal “Coordinamento precari scuola”: davanti alle sedi regionali della Rai sono in programma una serie di sit-in per far tornare i media ad occuparsi del tema del precariato e non solo di “escort e festini”.

Visita “Spazio ai precari” di Tecnica della Scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Servizio Civile Universale, bandito il concorso per operatori volontari

Nei bandi dei concorsi PNRR per docenti, una delle novità, oltre alla mancata prova preselettiva…

25/12/2024

Stipendi docenti e Ata, altroché buon Natale. Da 6 anni consecutivi hanno nei loro cedolini la voce di indennità di “Vacanza contrattuale”

Oggi è un giorno particolare, il giorno della natività del Signore, simbolo di rinascita, ma…

25/12/2024

Cyberbullismo scuola, arriva l’app che lo previene agendo sulle chat della scuola: ecco come funziona l’algoritmo

A Milano, grazie alla collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Carolina e al contributo…

25/12/2024

Ambienti di apprendimento, esempi: perché una didattica che li attenziona aiuta chi fatica seguire lezioni tradizionali?

Ambienti di apprendimento inclusivi, come aule flessibili o digitali, promuovono partecipazione attiva e personalizzazione. Offrono…

25/12/2024

Grammatica valenziale, esempi da applicare in classe: come progettare la didattica?

La grammatica valenziale aiuta gli studenti a comprendere la struttura della frase tramite il nucleo…

25/12/2024

Come insegnare sostegno senza specializzazione? Un percorso per chi non ha il Tfa e nemmeno tre anni di servizio

Insegnare sul sostegno senza avere una specializzazione specifica può sembrare una sfida complessa, ma non…

25/12/2024