La chiusura del Governo verso i docenti precari storici, ad iniziare dai tanti maestri con diploma magistrale costretti a ripartire dal via e i tanti che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio a cui è stato negato il concorsi per titoli e servizi, ha creato una frattura importante: lo sanno bene anche i vertici della maggioranza. E ora la vice ministra dell’Istruzione, Anna Ascani (PD), spiega che “per il precariato mi confronterò con la ministra, non voglio dare illusioni. Abbiamo chiesto da tempo che ci sia una riflessione su come si diventi insegnanti con ingresso stabile. Abbiamo chiesto che, chiusi i concorsi, si apra nel minor tempo possibile il tavolo ad hoc: un percorso che va fatto con sindacati e tutto il mondo della scuola”.
Problemi Gps? Vediamo che si potrà fare
Incontrando a Cagliari i precari della scuola che avevano organizzato un sit-in a Maracalagonis, in occasione della partecipazione della vice ministra al tavolo regionale per la ripresa della scuola in presenza il prossimo 14 settembre, Ascani ha ammesso anche le problematiche che stanno caratterizzando le domande per l’inclusione nelle Gps.
“La qualità della scuola interessa a tutti noi. Per le istanze per le graduatorie provinciali siamo consapevoli che ci sono dei problemi per gli accessi e vediamo quello che si potrà fare”, ha spiegato la vice ministra.
Ascani ha anche parlato della riapertura il 14 settembre: “ne va la credibilità dell’intera nazione, dobbiamo assolutamente aprire”, ha tagliato corto.
Nuovi banchi e organici da aumentare
La vice ministra ha anche commentato il rinnovo di 2,4 milioni di banchi, necessari per determinare gli spazi tra gli alunni richiesti dal Comitato tecnico scientifico.
“Sapevamo che la situazione non sarebbe stata semplice – ha detto – per questo abbiamo deciso di centralizzate gli acquisti per non far pesare tutto sugli enti locali”.
Sui trasporti per giungere a scuola e tornare a casa, Ascani ha detto che “dovrebbero arrivare presto le linee guida con le regole che garantiscano sicurezza e ingresso a scuola dei ragazzi. Le stiamo aspettando a ore per poter lavorare con gli assessori regionali e i gestori dei servizi”.
L’organico? “Il governo ha messo a disposizione imponenti risorse e poi si provvederà all’assegnazione dell’organico di emergenza. Invieremo in mattinata un testo per le scuole dell’infanzia 0-6 anni”.