Categorie: Estero

Precari “storici”, la Consulta riapre la partita sulla stabilizzazione di massa

Si riapre la partita sulla stabilizzazione dei precari della scuola con almeno tre anni di servizio svolti. Il 18 luglio il combattivo sindacato Anief ha infatti comunicato di aver ottenuto dalla Consulta il rinvio alla Corte di giustizia europea della decisione sulla stabilizzazione di diverse decine di migliaia di precari cosiddetti “storici”.
Quando i giochi sembravano praticamente chiusi, a seguito della sentenza negativa 1027 della Cassazione, emessa nel giugno del 2012, ecco che la Corte Costituzionale, con ordinanza n. 207/13, depositata il 18 giugno 2013, ha rimesso ai giudici di Lussemburgo la questione sulla compatibilità della normativa italiana con la direttiva comunitaria in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno per i precari della scuola. Il nodo della questione è uno dei “cavalli di battaglia” dell’Anief: la direttiva comunitaria 1999/70/CE, la quale non ammette deroghe sulle assunzioni a tempo determinato per i precari con almeno 36 mesi di servizio svolto, attraverso il Decreto Legge 70/2011, convertito nella Legge 106 del 12 luglio 2011, che ha permesso all’Italia di aggirare questa indicazione europea.
La scorsa estate, la Cassazione aveva gettato su di loro una doccia fredda sostenendo che la norma nazionale era chiara e che fosse quindi inutile rivolgersi alla Corte di Lussemburgo su possibili conflitti con la norma comunitaria. Ma ora la Consulta riapre le speranze e sposta la partita in Europa.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, “la decisione dei giudici delle leggi è stata saggia, considerata che un’altra ordinanza di remissione, promossa dal giudice del lavoro di Napoli nel gennaio scorso, è pendente alla Corte di giustizia europea”. Pacifico ricorda che “sono migliaia i ricorrenti che si sono rivolti all’Anief in questi anni per ottenere giustizia dai tribunali della Repubblica. Molti di essi hanno ottenuto in primo grado risarcimenti fino a 30.000 euro per la mancata stabilizzazione”.
Ma si tratta di esiti riguardanti singoli ricorrenti. Quel che occorre per la stabilizzazione di massa – ad avere svolto i tre anni di supplenze potrebbero essere almeno 100mila precari tra docenti e Ata (“Altro che 15mila posti proposti dal ministro Carrozza”, commenta Pacifico) – è che il Parlamento vari una norma che abbatta i paletti sinora tirati su per non adottare le indicazioni che provengono dall’Ue. E anche il Governo Letta non è da meno, visto che la nuova proposta di legge europea approvata in Senato non tiene conto né della direttiva comunitaria 1999/70/CE, né della recente procedura d’infrazione attivata dalla Commissione UE contro l’Italia proprio sui precari della scuola. “Il cui testo – conclude il sindacalista Anief-Confedir – rimane secretato persino ai parlamentari della Repubblica”. Presto, però, potrebbe trattarsi di un particolare superato dagli eventi.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Docente picchiata da 30 genitori, tutto partito da una sua chat con gli alunni: i suoi audio inopportuni potrebbero essere falsi

Ci sono aggiornamenti sulle indagini che stanno proseguendo in merito alla spedizione punitiva di trenta…

19/11/2024

Jannik Sinner, una compagna di classe: “Timido e riservato, gli feci firmare una pallina da tennis pensando sarebbe diventato famoso”

Jannik Sinner è sempre più protagonista assoluto nel tennis mondiale. Gli ultimi giorni lo hanno…

19/11/2024

Black Friday alla Tecnica della Scuola, sono già partiti gli sconti sui corsi: ecco come non farseli scappare

Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…

19/11/2024

Bonus asili nido pubblici e privati e/o per supporto presso la propria abitazione: scadenza della domanda 31 dicembre 2024

Con messaggio n° 1024 del 11 marzo 2024 l’INPS ha comunicato che è aperta la…

19/11/2024

Fondazione Cecchettin, Valditara parla di migranti. La sorella Elena: “Giulia uccisa da un italiano, cosa ha fatto il Governo?”

La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, sul suo profilo Instagram ha commentato duramente il discorso…

19/11/2024

La Pimpa tradotta in arabo finisce sui banchi degli studenti del Kurdistan iracheno: così conosceranno le bellezze dell’Italia

Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…

19/11/2024