Il problema dunque evidentemente si estende: i docenti precari lombardi (o meridionali ormai naturalizzati lombardi) rischiano un precariato a vita se non si porrà fine all’invasione selvaggia.
Non a caso rispunta la vecchia serpeggiante idea di uno sbarramento netto ai docenti del Sud: “Serve anche il blocco delle graduatorie provinciali e la seria programmazione delle assunzioni per svuotarle definitivamente.”
La Aprea interviene anche sulla annosa questione del precariato nella scuola, per risolvere il quale “serve correlare il numero delle abilitazioni con gli effettivi fabbisogni di organici.”
Il governo Renzi, infatti, sembra avere, per dirla con un proverbio popolare, un braccio corto e uno lungo: “Non basta annunciare l’assunzione in un solo anno di 150.000 persone, di cui la metà senza cattedra, con un costo aggiuntivo di 4 miliardi l’anno. Gli stessi precari sono poco fiduciosi che si trovino le coperture, quando il Governo contestualmente rinnova il blocco degli aumenti per tutti i dipendenti statali”.
Certo è che del blocco delle graduatorie provinciali si tornerà a parlare: parola di Valentina Aprea.
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