Il Ministro Bussetti ha fatto sapere che sono state accettate le richieste dei sindacati per stabilizzare il precariato di terza fascia.
Bussetti, in un post Facebook ha annunciato l’ok: “A seguito del confronto costruttivo aperto insieme al Presidente Giuseppe Conte a Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso 24 aprile con le organizzazioni sindacali, abbiamo deciso di recepire nel primo veicolo normativo utile la proposta unitaria presentata dai sindacati, che troviamo concreta, di buon senso e in linea con il contratto di governo. Sì, quindi, a misure uniche e straordinarie per la stabilizzazione del precariato storico e sì a percorsi abilitanti aperti a tutti coloro che hanno acquisito adeguata esperienza, con selezione in uscita come nel 2013″.
Ne consegue che sarà attivato un percorso abilitante per i docenti di terza fascia con 36 mesi di servizio e che al prossimo concorso ordinario per la scuola secondaria la quota di riserva per gli stessi precari sarà innalzata rispetto all’attuale 10%.
Quella dei sindacati è una una proposta che, sostanzialmente, non cambia le premesse dell’intesa del 24 aprile.
Secondo i sindacati, i candidati in tal modo avranno una doppia possibilità, e soprattutto potrebbero concorrere almeno per due regioni: quella del concorso ordinario e quella della procedura straordinaria del Pas.
Sappiamo già che al momento il numero di docenti precari che dovrebbero essere coinvolti, ovvero i docenti con 3 annualità, risulta essere di 55.604.
Di questi, una parte sarebbero immessi subito tramite il PAS che partirebbe il prima possibile, mentre il resto potrebbe anche andare a concorso. La quota che sarà immessa subito con il PAS, non è ancora stabilita ma probabilmente compresa fra i 20 e 25 mila posti e potrebbe nello stesso tempo concorrere al concorso scuola 2019 per la secondaria.
Ricordiamo che l’altro canale su cui potranno fare riferimento i docenti precari storici, è quello relativo alle agevolazioni al prossimo concorso scuola 2019: per chi ha già maturato almeno 36 mesi di servizio come supplente è prevista già una quota di riserva al prossimo concorso per la scuola secondaria. Tale quota, come preannunciato, potrebbe aumentare dall’attuale 10% previsto dalla legge di bilancio 2019.
L’esatta percentuale ancora non è data saperla: si parla di un’ipotesi del 35%, anche se non è escluso che tale quota possa arrivare al 50%, proprio in seguito all’accordo fra organizzazioni sindacali e Ministro. In tale accordo è previsto l’ingresso senza prova preselettiva dei precari al concorso, una quota riservata e l’assenza del requisito dei 24 CFU. Si spera che i prossimi incontri possano fare chiarezza su questo punto perchè come abbiamo fatto notare chiaramente in precedenza, se non si arriva ad una soluzione definitiva fra le parti sul tema precari, l’iter di pubblicazione del bando del concorso scuola 2019 per la secondaria potrebbe subire ritardi.
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