Politica scolastica

Precariato e classi pollaio. Governo senza risultati e Azzolina (M5S) accusa la Lega

Con un video pubblicato sul suo profilo FB, la deputata 5S Lucia Azzolina si toglie qualche sassolino dalla scarpa e spiega i motivi per cui molte proposte del Movimento in materia scolastica non siano andate in porto.

“Iniziamo con il tema delle classi pollaio –
afferma Azzolina – noi avevamo presentato un disegno di legge che prevede un numero  massimo di 22 alunni o persino di 20 in caso di presenza di disabili, eliminando l’espressione “di norma” contenuta nelle disposizioni di legge in vigore oggi”.
“Ci sembrava una proposta del tutto ovvia: ogni docente sa bene che lavorare con 30-35 alunni per classe garantendo la qualità della didattica soprattutto se ci sono situazioni di disabilità, dsa e bes è a dir poco complesso. La nostra proposta è stata però bloccata e osteggiata dalla Lega nonostante che noi fossimo anche disponibili a rivederla in modo da renderla meno costosa.
Negli ultimi mesi abbiamo più volte chiesto al Miur di fornirci dei dati ma nessuno ci ha mai risposto e il ddl si è arenato in Commissione Cultura in attesa che la Lega desse il suo placet”.

“Così come –
prosegue la parlamentare 5S – non è mai arrivato il placet su quota 100 che ho sempre pensato che potesse essere una buona occasione per il mondo della scuola intervenire sul problema del precariato. Io personalmente avevo chiesto che almeno si potesse pensare ad assunzioni da farsi con decorrenza giuridica 1° settembre 2019 e decorrenza economica settembre 2020. Abbiamo presentato atti formali, interrogazioni, risoluzioni, ma non c’è stato nulla da fare”.
“Un’altra nostra richiesta – spiega ancora Azzolina – era stata quella di consentire ai docenti vincitori e idonei di concorso ai docenti in GAE di potersi spostare in tutta Italia volontariamente allo scopo di ottenere l’assunzione in ruolo. Ora, non capisco perché ci debbano essere regioni con posti vacanti e regioni strapiene di insegnanti che pur avendo superato un concorso non possono essere assunti per mancanza di cattedre. E anche su questo c’è stato un netto rifiuto da parte del Ministro a discutere la nostra proposta”.

“Molti problemi –
aggiunge Lucia Azzolina – li abbiamo avuti anche sulla richiesta di trasformare in organico di diritto i posti di sostegno in organico di fatto; in Sicilia, per esempio, ci sono ogni anno migliaia di cattedre di sostegno in deroga e questo per noi è inaccettabile”.

“Le nostre – conclude la parlamentare – sono state proposte di buon senso ma su tutto abbiamo ricevuto molti no del tutto immotivati.  E la cosa è stata tanto più sgradevole se si tiene conto di un fatto: i nostri parlamentari presenti nelle Commissioni Cultura di Camera e Senato sono tutte persone che la scuola la conoscono bene perché ci lavorano da tanti anni come insegnanti o come dirigenti scolastici.  Abbiamo dovuto però subire dei no da parte di chi nella scuola non ci lavora o di chi addirittura non l’ha neppure frequentata e si fa persino un vanto di aver abbandonato i ‘polverosi libri’. “

Lucia Azzolina fornisce anche una spiegazione politica: già a partire da marzo – racconta negli ultimi minuti del video – si era diffusa la voce che la Lega era intenzionata a chiudere l’esperienza di Governo per andare a nuove elezioni.
E intanto preannuncia anche un nuovo video con il quale spiegherà ancora molte altre cose.

Reginaldo Palermo

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