Home Attualità Precariato e reclutamento al centro dell’incontro fra Ministro e sindacati

Precariato e reclutamento al centro dell’incontro fra Ministro e sindacati

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Con un comunicato ufficiale, il Ministero dell’Istruzione riassume per sommi capi i contenuti dell’incontro svoltosi nel pomeriggio dell’8 ottobre fra il Ministro Valditara e le organizzazioni sindacali.

Con questo incontro è iniziato di fatto il confronto per affrontare una delle questioni più delicate del sistema scolastico italiano: il fenomeno del precariato tra il personale docente.

Il Ministro Giuseppe Valditara ha posto l’accento su tre obiettivi prioritari: garantire la continuità didattica, migliorare la qualità della docenza e assicurare la stabilità del posto di lavoro.
Durante la discussione, il Ministro ha presentato i dati aggiornati sul precariato nell’anno scolastico in corso, evidenziando una tendenza alla riduzione rispetto agli anni precedenti. In particolare, il numero totale delle supplenze annuali e fino al termine dell’attività didattica si attesta a 140.342 unità, di cui ben 102.180 riguardano il sostegno. Questo significa che il sostegno rappresenta il 72,8% del totale delle nomine a tempo determinato, segno di un settore che richiede ancora interventi mirati e specifici.

Valditara ha poi precisato che, nel corso dell’anno scolastico, il numero delle supplenze potrebbe salire fino a circa 155.000, anche in considerazione delle certificazioni tardive relative agli alunni con necessità di sostegno. Un aumento che, seppur contenuto, conferma la complessità della gestione del personale in questo settore. A titolo di confronto, nell’anno scolastico 2023/2024 le supplenze erano state 160.564, mentre nell’anno precedente, 2022/2023, avevano raggiunto le 160.562 unità.

Il Ministro Valditara ha inoltre illustrato le iniziative intraprese con la Commissione europea per rendere più flessibili le norme sul reclutamento del personale docente. Tra le proposte in discussione vi è la possibilità di una rapida assunzione degli idonei dei precedenti concorsi, che potrebbero essere inclusi nella quota dei 70mila “vincitori” previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In parallelo, il Ministro ha annunciato un impegno per anticipare la conclusione delle procedure di copertura delle cattedre entro il mese di luglio, così da garantire una maggiore stabilità per l’anno scolastico 2025/2026. Questa accelerazione sarà possibile grazie al fatto che non ci sarà la sovrapposizione con la chiusura del concorso PNRR e l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (Gps), riducendo così i tempi di attesa per gli insegnanti e garantendo un inizio più regolare dell’anno scolastico.

Un altro punto chiave da raggiungere nel corso dell’incontro è stato il rilancio della Carta del Docente che permette agli insegnanti di usufruire di un contributo annuale di 500 euro per l’aggiornamento professionale e l’acquisto di materiali didattici.

Valditara ha anche sottolineato la necessità di adottare una politica di welfare a supporto degli insegnanti, con l’obiettivo di ridurre il numero di rinunce nelle aree caratterizzate da un alto costo della vita. È noto, infatti, che molte cattedre rimangono vacanti proprio perché i docenti assegnati a queste zone tendono a rinunciare per motivi economici. Attraverso politiche mirate, il Ministero punta a incentivare la permanenza dei docenti nelle aree critiche, assicurando così una maggiore stabilità e continuità didattica per le scuole e gli studenti.