I lettori ci scrivono

Precariato fuori controllo: continua ad aumentare nonostante la propaganda ministeriale

Siamo stati facili profeti ai tempi della riforma Renzi detta “Buona Scuola”, nel denunciare che, oltre alle gravi conseguenze nel funzionamento collegiale e democratico della vita scolastica, il precariato sarebbe aumentato, a causa del farraginoso e insulso meccanismo introdotto per il reclutamento del personale. Solo per quel che riguarda i/le docenti siamo arrivati attualmente al numero di 235.000 su quello complessivo di 871.000 addetti, numero che lo stesso Ministero prevede in crescita, con punte del 35% in Piemonte e più del 32% in Lombardia.

Come sempre nel settore pubblico, la condizione di chi ci lavora incide pesantemente su chi dovrebbe fruire di diritti fondamentali e nella Scuola questo è particolarmente evidente.
Il personale peggio pagato d’Europa è anche formato da un numero impressionante di precari/ie, che ricevendo ogni anno incarichi in luoghi diversi non garantiscono quella continuità didattica, che è una delle condizioni per una vera buona scuola.

Ogni governo, che sia di centro destra o di centro sinistra, non fa altro che tagliare risorse a quello che dovrebbe essere l’oggetto della massima attenzione di una classe dirigente interessata al futuro, invece, come la Sanità, la Scuola non è altro che un bancomat, dove prelevare risorse da destinare a follie propagandistiche, come il ponte di Messina, o nel caso di uso di fondi europei, come il PNRR, investire nella digitalizzazione, quando anche scuole che cadono a pezzi sono già fornite di apparecchiature adeguate.

L’ultima trovata dell’attuale governo, è stata l’istituzione del Liceo del Made in Italy, talmente confusa e finalizzata solo al legame con imprese e mercato, che non ha ricevuto il consenso voluto, segnando un vero e proprio flop rispetto alle iscrizioni. Questo è accaduto anche grazie a centinaia di docenti, che si sono attivati/e contro la sostituzione di un buon percorso di studi come quello del Liceo Economico Sociale con il Made in Italy, producendo una contro propaganda, che ha sortito i suoi effetti.
La Scuola che resiste esiste ancora, se ne facciano una ragione.

Loredana Fraleone
Responsabile Scuola Università Ricerca di Rifondazione Comunista /SE

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Alunni stranieri nelle classi, non si ferma la polemica fra Valditara e Lagioia. Nostra INTERVISTA Mario Maviglia

Il caso della querela del ministro Valditara allo scrittore Nicola Lagioia sta alimentando nuove polemiche…

21/12/2024

TikTok si prende gioco dei giovani, bloccati gli accessi per un anno ma solo in Albania

I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto…

21/12/2024

Compilazione domanda concorso docenti 2024: ecco come fare, passo dopo passo – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

21/12/2024

Oggi è il Solstizio d’inverno, da domani in marcia per la Primavera

Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…

21/12/2024

Linee guida Educazione Civica, un docente Valditara: “Farò l’opposto. Spero non mi decurti lo stipendio”, la lettera virale

In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…

21/12/2024

Bambino affidato al padre scappa da scuola e ferma la Polizia dicendo di voler stare con la madre: lei denuncia l’istituto

Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…

21/12/2024