Il Parlamento deve andare il proprio parere sui decreti attuativi della legge Buona Scuola. Manca poco, ormai, ma potrebbero esserci novità per quanto riguarda i precari. Infatti, come riporta Italia Oggi, c’è un piano pluriennale con un iter snello per i prof già abilitati e con 3 anni di servizio.
Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, deve fare i conti con i precari delle graduatorie ad esaurimento: 80mila di cui 30mila magistrali inseriti dai Tar, circa 65mila solo tra infanzia e primaria. E non è finita qui: ci sono i precari della seconda fascia, non in GaE, quelli della terza fascia con più di 3 anni di servizio e tutti quelli che hanno insegnato anche per brevi periodi.
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Tutti avanzano pretese e tutti (o quasi) devono essere accontentati. Pertano spunta l’idea di un piano pluriennale di assunzioni. Prima però il Parlamento dovrà consegnare il parere sul decreto attuativo della Buona Scuola, uno dei nove licenziati dal governo. Entro la settimana dovrebbe arriva l’ok delle due Camere, poi, entro aprile, il Miur dovrà recepire eventuali modifiche. Solo così si potrà dare il via libera al piano.
ASSUNZIONI – Possibilità di deroga al tetto del 10% di idonei del concoso da mettere in graduatoria: lì dove i vincitori dovessero essere di più rispetto a quelli messi a concorso – scrive ancora il quotidiano – si andrebbe a pescare dallo scorrimento della lista degli idonei a un nuovo concorso.
Per settembre 2017 i posti vacanti sarebbero dai 45mila ai 55mila: c’è un braccio di ferro in atto tra Miur e Ministero dell’Economia che tiene duro sulla trasformazione di alcune cattedre di organico di fatto da mettere in diritto. Poi turnover e assunzioni residue: il 60% dovrebbe andare su nuove assunzioni, il 40% su mobilità. Non è detto, comunque.
L’obiettivo del nuovo corso in Viale Trastevere è quello di evitare errori e caos che sono costati il posto a Stefania Giannini.
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