Alcune precarie dei nidi e della scuola d’infanzia di Roma passeranno la notte dell’8 marzo all’addiaccio, sulle impalcature, in piazza Madonna di Loreto.
Il clamoroso gesto, che si attuerà a metà strada fra Campidoglio e Palazzo Chigi, è arrivato al termine della sentita protesta dell’8 marzo, “contro i licenziamenti che dal giugno prossimo si abbatteranno su oltre 5.000 fra educatrici e maestre di Roma Capitale”, ha spiegato l’unione sindacale di base.
“A questo fine nel pomeriggio di oggi – si legge ancora nel comunicato – l`USB ha consegnato brevi manu la richiesta di incontro già inviata al Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, in cui si sollecita il governo a svolgere la sua parte nella risoluzione della vertenza, che riguarda non solo la Capitale, ma numerose amministrazioni comunali in tutta Italia”.
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La contestazione di piazza, “fortemente sostenuta” dall`Usb, era stata organizzata per chiedere in primo luogo un tavolo che coinvolga il governo per la stabilizzazione del personale precario di nidi e scuole capitoline.
A promuovere la manifestazione, nel giorno della Festa della donna, era stato il ”Coordinamento Contro la Precarietà”. Con queste motivazioni: “le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere con il lavoratore precario contratti a termine oltre i 36 mesi. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per aver utilizzato personale precario per troppo tempo, oltre i 36 mesi, ed intima di assumere. Invece le amministrazioni comunali e anche Roma Capitale stanno preparando un vero e proprio licenziamento di massa”, ha sottolineato il coordinamento.
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