In merito alla predisposizione del PTOF, il Miur quest’anno ha reso disponibile un’apposita piattaforma sul portale SIDI, che le scuole possono decidere di utilizzare.
Ricordiamo che i PTOF deve, necessariamente, essere predisposto prima delle iscrizioni, per consentire alle famiglie di conoscere l’offerta formativa delle scuole così da assumere scelte consapevoli in merito all’iscrizione dei figli.
Sull’uso della piattaforma, il Miur ha pubblicato una serie di domande e risposte, che riportiamo di seguito:
Stante la finalità della piattaforma PTOF di essere uno strumento di supporto per l’autonoma progettualità delle scuole e considerato il carattere ordinatorio della data indicata per la predisposizione del Piano triennale, la piattaforma resterà sempre aperta, in modo che ciascuna istituzione possa predisporre il PTOF nei tempi che ritiene più funzionali alla propria organizzazione.
La riapertura del RAV per quest’anno scolastico avverrà come di consueto nel periodo aprile-giugno 2019. Le scuole, però, devono avviare da subito la riflessione su quanto raggiunto attraverso i percorsi di miglioramento realizzati in seguito all’autovalutazione, perché rispetto a queste riflessioni possono scegliere le priorità per il miglioramento riferite al periodo 2019-2022. La norma, infatti, vuole che il PdM sia un contenuto obbligatorio del PTOF.
Per facilitare questa analisi, le scuole che scelgono di utilizzare la piattaforma PTOF presente nel SIDI possono inserire le Priorità ed i Traguardi così individuati nella sottosezione “Priorità desunte dal RAV” presente nella sezione 2 “Le scelte strategiche” della struttura, basandosi sui dati di analisi disponibili nell’ultimo RAV aggiornato a giugno scorso. Consequenzialmente, ciascuna scuola progetta i percorsi di miglioramento attraverso la sottosezione “Piano di Miglioramento” della struttura per il triennio 2019-2022. Quando il RAV 2019 sarà riaperto, le scuole che hanno utilizzato la piattaforma PTOF troveranno automaticamente precaricate le Priorità ed i Traguardi che hanno indicato per il prossimo triennio.
Come indicato dalla Nota DGOSV 16 ottobre 2018, n. 17832, la scuola può autonomamente decidere quali contenuti utilizzare tra quelli proposti, non ci sono sezioni o sottosezioni obbligatorie. Nel caso in cui la scuola non compili delle sezioni o delle sottosezioni, le stesse non saranno presenti nella versione del PTOF che la piattaforma produce, per evitare che compaiano campi vuoti, che erroneamente potrebbero essere letti come una mancanza. Analogamente se la scuola ha scelto di inserire altri contenuti, aggiungendo titoli e descrizioni non previste in piattaforma, questi si inseriscono dove la scuola li ha scritti modificando l’indice proposto.
Poiché l’indice proposto è modificabile dalla scuola, per alcune sottosezioni vengono contrassegnati da asterischi i campi che la scuola deve necessariamente compilare qualora abbia scelto di confermare l’inserimento della voce nel proprio PTOF. In questo modo la piattaforma è in grado di individuare con certezza quali contenuti la scuola vuole conservare e quali cancellare. La scuola può poi decidere se trattare o meno i restanti contenuti senza asterisco proposti per quella specifica voce, come approfondimenti esplicativi della stessa che compariranno solo se compilati.
La piattaforma è costruita in modo che la scuola abbia uno spazio riservato a tutte le sedi che la compongono. Se la suddivisione non è influente ai fini del curricolo, la scuola può descrivere il curricolo nel campo in corrispondenza della sede principale. Se invece la singola sede è indicativa di specifici segmenti scolastici o indirizzi di studio, ognuno caratterizzato da un curricolo specifico, la scuola può descriverlo in corrispondenza di ciascuna sede. Questo è il caso, ad esempio, di un istituto comprensivo che abbia una sede di scuola primaria ed un’altra di scuola secondaria di primo grado o di un istituto superiore che comprenda sia un indirizzo liceale sia un indirizzo tecnico.
Una volta completata l’attività di predisposizione del PTOF, tramite la voce “Gestisci” presente nel menù laterale della pagina Home le scuole accedono alla funzione “Genera PTOF”, attraverso cui producono la versione in pdf del piano che può essere portato in Consiglio di Istituto o Circolo per l’approvazione. Dopo avere inserito gli estremi della delibera di approvazione, si attiva la funzione “Approva e pubblica” che, una volta cliccata, pubblica automaticamente il documento su Scuolainchiaro.
Ogni volta che in piattaforma è presente il tasto “Carica eventuale allegato”, la scuola può caricarne uno, purché abbia scritto nel box di testo corrispondente. Tuttavia si suggerisce di non eccedere con il caricamento di allegati, che renderebbero dispersiva la lettura del PTOF da parte delle famiglie a cui, come ampiamente chiarito, è prioritariamente rivolto il piano.
Le scuole paritarie, accedendo al PORTALE SIDI in GESTIONE UTENZE possono richiedere le profilature necessarie tramite l’apposita funzione di “Richiesta profilatura”. Per i Coordinatori occorre richiedere l’abilitazione al profilo “Utente DS” mentre per i Docenti occorre richiedere l’abilitazione al profilo “Utente Docente”.
Le richieste vengono valutate dal referente per la sicurezza dell’UAT di riferimento che, tramite la funzione di approvazione della richiesta, profila l’utente ad utilizzare la piattaforma PTOF associata alla scuola indicata nella richiesta.
Qualora una scuola riscontri discrepanze tra i nominativi dei Dirigenti scolastici, le scuole da loro dirette ed i corrispondenti meccanografici, deve segnalarlo al referente per la sicurezza dell’UAT/USR di riferimento.
Le scuole paritarie possono scegliere se fare un unico PTOF o più PTOF per quante scuole le compongono. In questo secondo caso il Coordinatore abilitato all’applicativo PTOF deve chiedere al referente per la sicurezza dell’UAT/USR di riferimento che la propria utenza sia associata a più codici meccanografici.
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