Categorie: Mobilità

Preferenze puntuali e sintetiche nelle assegnazioni provvisorie

In questi giorni, gli uffici scolastici provinciali stanno lavorando alacremente sull’organico di fatto.

Questo, con ogni probabilità, sarà l’ultimo anno in cui ci sarà un organico di fatto; infatti, a partire dall’anno scolastico 2017/2018, si parlerà esclusivamente di organico dell’autonomia.

È proprio sull’organico di fatto che si giocheranno le chance di successo delle assegnazioni provvisorie di alcuni docenti che tenteranno di rientrare nella loro provincia di residenza.

Bisogna sapere che con la fase C della mobilità 2016/2017, i docenti neoassunti da GAE sono ad alto rischio emigrazione fuori provincia di attuale servizio. Questi docenti che, quest’anno, hanno usufruito della precedenza della prima provincia scelta nella domanda di assunzione e che comunque hanno anche avuto la possibilità di differire la presa di servizio nella sede di titolarità (se in costanza di una supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche), quest’anno si muovono a livello nazionale senza avere precedenze sulla prima provincia scelta e senza potere differire la presa di servizio nella sede di titolarità.

L’unica speranza di non finire fuori provincia è legata alla possibilità di avere, solo per l’anno scolastico 2016/2017, l’assegnazione provvisoria in una scuola della provincia di residenza della famiglia. Ecco perché quest’anno le assegnazioni provvisorie interprovinciali sono particolarmente importanti: saranno un mezzo per addolcire la pillola amara di avere ricevuto la titolarità lontano da casa.

 

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Ma quante e quali preferenze si potranno chiedere per l’assegnazione provvisoria?

Diciamo che le assegnazioni provvisorie non saranno su ambito territoriale, ma saranno su scuola. Diciamo anche che, secondo il parere del Miur, questo sarà l’ultimo anno che le assegnazioni provvisorie saranno fatte sui posti di organico di fatto e su scuole. Tuttavia, per il 2016/2017, ci sarà l’organico di fatto e le assegnazioni avverranno su scuola. I docenti interessati potranno esprimere le preferenze puntuali su scuola e sintetiche su comune, distretto e provincia. Il numero delle preferenze esprimibili saranno al massimo fino a 20 per l’infanzia e primaria e fino a 15 per la secondaria di 1° e 2° grado. Si potrà scegliere una sola provincia su cui fare assegnazione provvisoria; fanno eccezione alla scelta di una sola provincia i docenti assunti in fase B e C da concorso 2012 che potranno indicare tra le preferenze, in subordine alla prima provincia, anche preferenze per altre province della stessa regione se coincidente con quella di inclusione nella graduatoria di merito del concorso ordinario, fermo restando il numero massimo di preferenze esprimibili.

Per le assegnazioni provvisorie provinciali non è consentita l’assegnazione provvisoria nel comune di titolarità, con l’eccezione dei comuni che comprendono più distretti; è consentita l’assegnazione provvisoria per i titolari di ambito anche se quest’ultimo comprende il comune di ricongiungimento.

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Lucio Ficara

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