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Preiscrizioni all’Università

Utilizzando l’apposito modulo riportato nel sito internet http://universo.miur.it/ sarà possibile effettuare, entro il 29 maggio, le preiscrizioni per il prossimo anno accademico.

La scheda telematica, che può essere compilata dall’alunno, con l’ausilio degli insegnanti, anche dalla propria scuola, consente di conoscere gli orientamenti degli studenti una volta completato il percorso scolastico.
Agli allievi delle ultime classi degli istituti di istruzione secondaria di II grado viene infatti richiesto, subito dopo l’inserimento dei dati personali e di quelli relativi alla scuola frequentata, se hanno intenzione di iscriversi all’università, se sono interessati a proseguire gli studi attraverso altri percorsi formativi (ad esempio, accademie di belle arti, conservatori di musica, istituti superiori per le industrie artistiche, scuole superiori per mediatori linguistici, corsi Ifts) oppure se pensano ad un immediato inserimento nel mondo del lavoro dopo il conseguimento del diploma scolastico.
Per avere adeguate informazioni su corsi di studio e servizi disponibili, dalla home-page di “UNIverso” si può direttamente accedere, tramite appositi link, ai siti web degli atenei. Inoltre, il suddetto sito fornisce indicazioni relative ad accademie e conservatori, nell’ambito dell’Alta formazione artistica e musicale.
La compilazione del modulo (la procedura informatizzata è realizzata anche per gli studenti non vedenti o ipovedenti secondo gli standard Wai di accessibilità dal Miur) prevede poi l’individuazione – partendo dalle “aree didattiche-culturali” (sanitaria, scientifica, sociale, umanistica) e proseguendo con la scelta della classe di laurea e della sede universitaria – del corso preferito (in caso di indecisione se ne possono indicare tre, anche di istituzioni superiori differenti, in ordine di priorità).
Le opzioni espresse dagli alunni nella scheda telematica non rappresentano un atto formale di iscrizione, in quanto l’immatricolazione andrà effettuata dopo il superamento degli esami conclusivi di Stato e sarà possibile modificare la scelta del corso di studi segnalato al momento della preiscrizione.
Nella parte finale del modulo si può segnalare se si è interessati a ricevere informazioni sulle borse di studio per studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi. Segue un “questionario opzionale”, utile per “predisporre ulteriori azioni di orientamento, nel corso dell’anno” che l’alunno sta frequentando e che “consentirà una migliore programmazione del sistema universitario nazionale e una migliore organizzazione della didattica” (si legge in una pagina del modulo).
Anche secondo quanto contenuto nel decreto Miur del 27 aprile scorso, relativo alle modalità di effettuazione delle preiscrizioni per l’anno accademico 2009/2010, le strutture accademiche, in base ai dati acquisiti, dovrebbero promuovere idonee attività di orientamento per far acquisire allo studente interessato la conoscenza degli obiettivi formativi specifici dei corsi, le disponibilità delle strutture didattiche e dei servizi a disposizione, le eventuali attività formative propedeutiche, ecc.
In effetti, il sistema delle prescrizioni è stato introdotto dal decreto Murst n. 245/97 (concernente il “regolamento recante norme in materia di accessi all’istruzione universitaria e di connesse attività di orientamento”) sia per consentire agli atenei di programmare e migliorare la propria offerta organizzativa e didattica anche in base al numero delle preventivate immatricolazioni ai vari corsi di studio nel successivo anno accademico, sia per pianificare attività funzionali alla verifica delle opzioni espresse dagli studenti delle classi terminali delle scuole superiori.
Ma è ovvio che se la scadenza delle preiscrizioni è fissata alla fine di maggio e i dati saranno resi noti soltanto il 5 giugno (termine stabilito per la predisposizione di un’apposita banca dati), in pratica quando i ragazzi sono già proiettati nella preparazione degli esami di Stato, è impensabile organizzare attività di orientamento che, semmai, sono state realizzate prima delle preiscrizioni, spesso limitate ai classici “saloni”, che a volte rischiano di essere un po’ dispersivi e privi del necessario raccordo tra istituzione scolastica ed università.
Si dovrebbe quindi tornare alla prassi degli anni immediatamente successivi all’introduzione delle preiscrizioni, quando queste venivano effettuate nel mese di novembre (precedute da opportune iniziative di orientamento sin dal quarto anno della scuola superiore) e non nel periodo primaverile, come avviene ormai da tempo, anche se mai ci si era spinti fino ad una scadenza così vicina alla conclusione dell’anno scolastico.
 
 
Andrea Toscano

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