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Premiata la “Ricerca di frontiera”

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Finanziare le idee che normalmente non sarebbero sostenibili, secondo i paradigmi tradizionali, perché ritenute troppo rischiose. E’ la strada intrapresa da Fondazione Cariplo che ha lanciato lo scorso anno il premio “Ricerca di frontiera”, incentrato sul tema della chimica (coerentemente con l’anno internazionale proprio della Chimica) e giunto ora – dopo il bando e la fase di selezione – alla premiazione dei progetti.
Il premio, che può contare sul patrocinio dell’International Year of Chemistry 2011, aveva inizialmente un budget di 500 mila euro, ma le proposte giunte in Fondazione sono state di così alto livello che il consiglio di amministrazione, nei giorni scorsi, ha deciso di aumentare la disponibilità delle risorse.
Abbiamo dato vita a questa iniziativa ha detto il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti – perché crediamo sia giunto il momento di percorrere strade nuove sul fronte della ricerca. E chi allora meglio di una fondazione come la nostra può sostenere quei progetti che possono anche non portare risultati, ma se lo fanno possono cambiare il contesto in cui normalmente operano i ricercatori?”. “Per una volta – ha sottolineato Guzzetti – siamo soddisfatti di essere stati ‘costretti’ spendere di più del previsto. Lo abbiamo fatto per un ottimo motivo”.
Le premiazioni quest’anno si sono concretizzate attraverso l’assegnazione di 885 mila euro per cinque nuove idee selezionate da una giuria di esperti internazionali, tra cui i due premi Nobel per la chimica Aaron Ciechanover e Gerhard Ertl: gli argomenti dei vincitori erano incentrati sul ‘design molecolare’, su solventi ecocompatibili, su un nuovo microscopio elettrochimico, su materiali fotovoltaici e sui profarmaci antitumorali.
La cerimonia di premiazione e avvenuta il 2 aprile nella sede di Fondazione Cariplo, alla presenza del Presidente, Avvocato Giuseppe Guzzetti e dei ricercatori premiati per le loro idee davvero innovative. Alcuni vincitori hanno portato i loro staff e l’antica Sala Tiepolo di Fondazione Cariplo si e cosi trovata piena di giovani ricercatori.
E’ molto lodevole che Fondazione Cariplo abbia deciso di sostenere progetti rischiosi e innovativi che altrimenti sarebbe difficile supportare – ha commentato il Premio Nobel per la Chimica Gerhard Ertl – la qualità dei progetti valutati era davvero buona”.
Anche secondo il professore Paolo Mantegazza, membro della commissione centrale di Beneficenza e coordinatore della Commissione Ricerca scientifica di Fondazione Cariplo La dimostrazione che l’iniziativa stia a cuore al Cda è evidenziata anche dal fatto che lo stesso Consiglio ha deliberato che il premio diventi un’iniziativa annuale. Grazie a queste iniziative, auspico che si promuova sempre più l’apporto dei giovani nell’ambito della ricerca” perché “sono essi a dare il maggior contributo di idee nuove”. Quindi largo ai giovani e al loro fare innovativo.