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Premiati gli studenti “Alfieri della Repubblica” 2021

Fare del bene, aiutare gli altri, manifestare attenzione e solidarietà ai più deboli, sono valori che la scuola insegna e molti studenti li traducono nella pratica ordinaria cercando di “essere un dono per gli altri”.
A 28 di questi studenti il Presidente Sergio Mattarella, ha assegnato il prestigioso riconoscimento di “Alfiere della Repubblica”, premiando il loro impegno e le azioni coraggiose e solidali.
Leggendo le motivazioni dell’alto riconoscimento emerge uno spaccato di esemplarità che meritatamente viene “posta sopra il moggio” per essere di stimolo ed esempio per gli altri.

Sono giovani che nel 2020 “si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia“.
Tra i 28 nuovi “Alfieri della Repubblica” sono stati segnalati due studenti siciliani:
Andrea Lo Guzzo, 17 anni, di Nicosia, il quale ha compiuto un gesto di cittadinanza attiva quando, assistendo ad un incidente stradale ha reso possibile risalire all’automobilista che aveva omesso il soccorso nei confronti di un bambino di 8 anni.
In occasione di una cerimonia della Polizia di Stato, il Questore ha voluto esprimere pubblicamente ad Andrea, che frequenta il quarto anno del liceo classico “Fratelli Testa” un ringraziamento per l’aiuto fornito ed ora giunge anche il titolo di “Alfiere della Repubblica”.
Ho solo fatto quello che era giusto fare” ha dichiarato Andrea, prendendo il numero della targa dell’auto pirata e fornirla agli agenti della “volante”.

Maria Piera Calandra, 16 anni, volontaria della Croce Rossa di Alcamo, seguendo l’esempio del papà, “si è distinta per l’impegno generoso e la dedizione con cui ha prestato servizio di volontariato durante l’emergenza Covid. Si è resa disponibile ad ogni attività di assistenza e di supporto in favore delle persone più vulnerabili e la sua gentilezza è stata di conforto per molti”.
“Ascoltare le sofferenze di quanti chiedevano aiuto, ha dichiarato Maria Piera, mi ha fatto crescere in sensibilità e attenzione verso gli altri, rinforzando la motivazione a scegliere dopo la scuola, una professione sanitaria, da svolgere con competenza e “con tanto cuore”.

Come Maria Piera, anche i diciassettenni: Ginevra Scudiero, di Torino; Davide Siciliano di Brescia e Matteo Zini, 15 anni, di Casalecchio di Reno (Bo) durante il lockdown hanno partecipato all’organizzazione della Croce Rossa, dell’Avis, del Gruppo Agesci, rifornendo pacchi alimentari e farmaci alle persone in maggiore difficoltà. Chiamando al telefono gli anziani isolati in casa (quasi 2000 telefonate) e assicurando la visita del medico specialistico.

Con gli attestati d’onore di “Alfieri della Repubblica” è stata premiata la forza di volontà degli studenti nel superare le iniziali difficoltà relazionali, i problemi d’inserimento nel gruppo classe, l’assistenza quotidiana al padre ammalato; l’impegno e l’abilità nel pilotare i droni e realizzare filmati pur bloccata sulla carrozzina come Luisa Rizzo, 18 anni, residente di San Pietro in Lama (LE).

Sono apprezzati e proposti come esempi da imitare i ragazzi che hanno attivato il progetto “amici di penna” entrando in dialogo con gli anziani costrutti all’isolamento per la pandemia, la piccola Silvia Artuso, di nove anni, residente ad Albino (BG) premiata “Per la forza e la speranza che è riuscita a trasmettere ai compagni di classe, attraverso la lettura quotidiana, videoregistrata, di un libro a lei caro.” e Niccolò Brizzolari, diciotto anni, di Rovigo, autore di un audiolibro dell’opera di Pirandello “Uno nessuno e centomila” offerto gratuitamente a quanti non riuscivano a leggere in autonomia.

Nel caleidoscopio della bontà appare chiara l’immagine della “meglio gioventù” che si è distinta per azioni coraggiose e solidali, che è stata anche capace di ridurre il divario digitale, realizzando strumenti innovativi volti a superare difficoltà economiche e problemi sociali, aiutando e sostenendo le carenze informatiche di alcuni istituti, promuovendo la tecnologia nella scuola e tra i coetanei.

Accanto ai 28 attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive, che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità, durante il periodo di emergenza sanitaria.

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Giuseppe Adernò

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