La vicenda sul premio di 100 euro agli studenti con la media del 9 continua far discutere. La proposta è di un dirigente scolastico dell’istituto superiore Scalcerle di Padova, Giuseppe Sozzo che insieme al provveditore Roberto Natale premieranno con 100 euro tutti gli studenti che l’anno scorso hanno ottenuto all’Esame di Stato la media del 9.
A intervenire sono state diverse personalità del mondo della scuola e non solo. Tra questi, il prof e youtuber Matteo Saudino, che ha affermato: “Siamo in presenza di cialtroni che scambiano la pedagogia per gare. Fermiamo questo orrore”
E così, anche il prof e scrittore Enrico Galiano commenta sul proprio profilo Facebook: “100 euro come premio agli studenti con la media più alta. Ci sono tanti motivi per cui è una pessima idea. Quello più lampante: è come una gara sui 100 metri, però con atleti che partono a due metri dal traguardo e altri che corrono dalla partenza. Scalzi. Poi non stupirti se a quelli scalzi può passare la voglia”.
Tra entusiasti e detrattori parlare è stato uno degli alunni che lo ha ricevuto, intervistato da Il Corriere della Sera. Si tratta di Lorenzo Calcarella, 19 anni, al quinto anno dell’indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie e rappresentante d’istituto, uno dei 56 premiati durante la “Serata delle Eccellenze” organizzata dalla scuola qualche giorno fa. A chi dice che si tratta di un sistema troppo competitivo e asfissiante, il ragazzo ha risposto che questa non è la percezione generale degli studenti: “È un evento che aspettiamo con trepidazione. Insegnanti, ragazzi e genitori si ritrovano divertendosi e celebrando le eccellenze scolastiche. La premiazione dei ‘migliori’ ha così una doppia valenza: è un modo per dare un riconoscimento a chi ha lavorato bene e, al contempo, dà prova che chiunque può farcela”, ha detto, lodando l’iniziativa.
“Si tratta di un incentivo economico – ha detto qualche giorno fa polemica la Rete degli Studenti Medi – che, agli occhi di chi ha scelto di istituirlo dovrebbe incentivare i giovani ad un maggior impegno in materia scolastica e dunque favorire l’apprendimento, ma, nella pratica, consegna agli studenti esclusivamente un altro obiettivo per cui avere ansia e valutare uno dei percorsi più importanti nelle vite di ognuno di noi, la scuola, esclusivamente come una corsa dove chi meno ottiene meno vale. È’ una dinamica tossica, pericolosa”.
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