Categorie: Politica scolastica

Premio da 50mila euro ai docenti, plauso dall’Anp: così si afferma il loro ruolo

C’è chi plaude alla notizia che l’Italia avrà il Premio nazionale degli Insegnanti, con sette di loro che porteranno alle scuole tra i 30mila e i 50mila euro.

Tra i fautori del progetto, c’è l’Anp, l’associazione nazionale dei dirigenti scolastici e delle alte professionalità: “è questa l’occasione per riaffermarli e per sostenerli”, spiegano i dirigenti con una nota.

L’iniziativa va apprezzata, spiega il sindacato, “sia perché offre l’occasione per un’attenzione positiva al lavoro degli insegnanti, sia perché l’associazione dei presidi ha da sempre fermamente creduto nelle parole chiave che il Ministro ha voluto associare al suo annuncio: l’innovazione didattica, la valutazione, la premialità, la necessità di una formazione continua”.

 

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Per l’Anp, inoltre, “non è un caso se esattamente queste siano state le idee forza che hanno portato a istituire, già nel 2008-2009, il concorso ‘Docente dell’anno’, promosso dall’Anp insieme con Microsoft Italia e che si è ripetuto da allora regolarmente. Anche in quello, come nel Premio che ora viene annunciato, si è sempre inteso premiare i singoli, ma nel quadro del contributo che con i loro progetti hanno saputo fornire al miglioramento della propria scuola”.

In conclusione, per l’Anp la scelta del Miur di istituire un premio nazionale “acquista un rilievo speciale in un momento storico e politico in cui quei valori rappresentano i principi ispiratori della riforma della Buona Scuola”.

Di diverso avviso, come abbiamo scritto in un altro articolo, si dicono le associazioni studentesche, che giudicano l’iniziativa una “misura diseducativa e volta a promuovere un modello basato sulla competizione sfrenata”.

 

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Alessandro Giuliani

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