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Premio “Eco-creativity”: così si salda il legame tra arte, creatività e ambiente

C’è tempo fino al 26 aprile per partecipare al concorso “Eco-creativity”: promosso dall’Agat, Associazione Geografica per l’Ambiente e il Territorio, si tratta di un premio dedicato agli artisti eco-creativi ed ha come oggetto la realizzazione di elaborati artistici in linea con il tema del Progetto Eco-creativity, per promuovere e valorizzare il legame tra arte, creatività e ambiente.
Obiettivo del concorso è diffondere ed aumentare la consapevolezza delle problematiche ambientali tra giovani e adulti, attraverso la diffusione di buone pratiche e la condivisione di esperienze interculturali che promuovono la creatività in tutte le sue forme.
La manifestazione, a partecipazione gratuita, è organizzata seguendo le indicazioni della Comunità Europea ed è finalizzata alla promozione del risparmio, del riutilizzo e della valorizzazione delle risorse naturali.
Obiettivo principale del Concorso è stimolare il senso critico tra i giovani e gli adulti promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale in ogni aspetto della vita. Partendo da tali obiettivi, si intende incentivare l’arte e la moda ecologicamente orientati.
Il Concorso avrà come oggetto la realizzazione di elaborati artistici in linea con il tema e nello specifico mira a sensibilizzare i partecipanti alle tematiche ambientali, promuovere un corretto rapporto tra uomo e ambiente e valorizzare il legame tra arte, creatività e ambiente.
I vincitori delle sezioni in concorso (arte e moda), riceveranno un premio in denaro di 500 euro ciascuna. Inoltre, un premio sarà assegnato all’opera più votata dal pubblico.
La premiazione è prevista per il 26 maggio, presso la Casa della Cultura del Municipio Roma 6, nel parco di Villa De Sanctis.
 
Eco-Creativity è un partenariato Grundtvig finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Lifelong Learning e dedicato alla formazione degli adulti. Quattro sono i partner coinvolti di altrettanti paesi europei:
coordinatore del progetto è il centro di ricerca lituano Semiotics research centre – Vilnius e, oltre all’AGAT, l’ente di formazione professionale turco Olur Public Training – Olur e l’associazione ungherese Green Wave-Budapest.
Alessandro Giuliani

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