Gli studenti che si distinguono nell’esame di Stato con 100 e lode verranno inseriti nell’Albo nazionale delle eccellenze, che ha l’obiettivo di raccogliere i nomi degli studenti meritevoli e pubblicarli all’indirizzo internet
www.indire.it/eccellenze.
I 100 e lode hanno diritto a un premio in denaro, come stabilito dalla legge 1/2007 e non sono sottoposti ad alcun regime fiscale, anche se l’importo ormai è molto basso rispetto a quando fu proposto dal ministro Beppe Fioroni.
Ma un voto alto consente pure agevolazioni per chi si iscrive ai corsi a numero chiuso, ma anche agevolazioni sulle tasse universitarie e rimborsi dei contributi per i test d’ingresso. Alcuni atenei prevedono la riduzione dell’importo delle tasse universitarie e altri invece l’esonero totale: non esiste una regola valida per tutti a livello nazionale, è quindi fondamentale far riferimento al regolamento studenti dell’università prescelta e vedere se sono previste esenzioni o agevolazioni per studenti meritevoli.
Ma i risultati come è noto variano
Da una regione all’altra però -fa presente Il Sole 24 Ore- i risultati variano moltissimo, e il solo essere nati in un luogo o in un altro può rendere questo risultato parecchio più facile o difficile. La differenza massima è quella che passa fra studenti lombardi e pugliesi. Se nei primi la percentuale si abbassa ad appena lo 0,5% del totale (secondo gli ultimi dati del Miur riferiti al 2016/17), tra i secondi invece è diverse volte quel numero e arriva al 2,6 per cento. Molte regioni del Nord presentano valori sotto la media nazionale, mentre c’è stata una maggior percentuale di eccellenze in Puglia (come scritto in precedenza), oltre che in Calabria, Marche e Umbria.