Un caso che ha fatto scalpore che adesso ha risvolti giudiziari. Una studentessa di un liceo di Messina, nel 2018, ha ottenuto un punteggio di 99 su 100 all’esame di maturità. Da qui la delusione per non aver preso il massimo, che la giovane ha riversato con uno sfogo sui social.
La storia dell’alunna modello ha fatto infuriare molte persone
Come riporta La Gazzetta del Sud, la giovane ha scritto un post nel quale esprimeva il dolore per essere costretta a rivedere il suo futuro, a non poter godere pienamente di quella che sarebbe dovuta essere l’estate più bella della sua vita.
All’epoca la notizia di una studentessa modello che per un solo punto ha visto infrangersi i suoi sogni (le serviva il 100 per una borsa di studio) ha avuto ampia risonanza. Tanto che in molti si sono sentiti di commentare, sempre sui social.
Il processo al via
Alcuni, però, hanno esagerato, usando parole forti e scagliandosi contro un docente, il commissario esterno della commissione che aveva valutato la giovane. Ora in dodici, al momento, sono processati per diffamazione, con il docente parte offesa.
In pratica sono accusati di aver affermato, come recita il capo d’imputazione, che il professore avesse dato per motivi politici alla studentessa quel voto. Il processo, che è ancora alle battute iniziali, prosegue a febbraio.
Studenti brillanti prendono voti bassi alla maturità, il caso emblematico
Ha tenuto banco quest’estate la vicenda degli studenti brillanti e con voti ottimali che si sono ritrovati ad uscire dalla Maturità 2024 con con un voto finale espresso in centesimi molto al di sotto delle aspettative, ma anche del loro effettivo merito espresso nei cinque anni di scuola superiore. Con la beffa, in certi casi, di ritrovarsi dei compagni di classe che arrivavano alla maturità con valutazioni conseguite nel quinquennio solo poco più che sufficienti, ora usciti dalla maturità con voto finale addirittura più alto del loro.
Un caso esemplare è stato quello delle ragazze di un liceo veneziano, dove degli studenti con la media tra l’8 e il 9 in greco hanno conseguito una valutazione modesta alla seconda prova scritta, appunto di greco, compromettendo il voto, tanto da indurne tre ragazze a non rispondere alle domande della commissione all’orale per “disubbidienza civile”.