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Prende il via il corso-concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici

La Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre, n. 100, ha pubblicato il decreto del Direttore del Direttore Generale relativo al tanto atteso bando del corso-concorso per il reclutamento dei primi dirigenti scolastici attraverso la nuova normativa. Si tratta, però, solo del concorso riservato.
Dalla stessa data decorreranno i trenta giorni per la presentazione della domanda da parte degli aventi diritto interessati alla partecipazione.
Già con la C.M. n. 132 del 18 dicembre, la Direzione Generale del Personale della Scuola e dell’Amministrazione del Miur, aveva dettato le prime disposizioni per l’espletamento del corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola elementare e media, per la scuola media superiore e per gli istituti educativi, riservato a quanti hanno ricoperto la funzione di preside incaricato per almeno tre anni.
Il Miur, finalmente, ha attivato la tanto attesa procedura e sembra intenzionato a recuperare il tempo fino ad oggi perduto.
Ha invitato, perciò, con la predetta circolare gli Uffici scolastici regionali, per il sollecito e regolare espletamento della procedura concorsuale, a provvedere alla nomina della commissione in "tempi ragionevolmente brevi".
Vengono finalmente soddisfatte le attese di una parte degli interessati, quelle dei docenti incaricati da tre anni ed in possesso dei requisiti richiesti.
Sono stati messi a concorso solo 1.500 posti, corrispondenti, secondo le stime dell’amministrazione scolastica, al 50% dei posti al momento vacanti in attesa del bando dell’ulteriore 50% dei posti vacanti come è più volte detto nell’odierno decreto.
Nel bando si parla, per la prima volta, di dirigenti scolastici dei ruoli regionali in conformità, ovviamente, della trasformazione che sta subendo la scuola italiana con la recente normativa di decentramento regionale e della devoluition sempre più galoppante come è fin troppo noto.
Il corso-concorso sarà organizzato dagli uffici scolastici regionali i quali in particolare ne cureranno l’organizzazione, nomineranno la commissione, vigileranno sul regolare e corretto espletamento di tutta la procedura, approveranno le graduatorie di merito al termine delle varie fasi.
Per l’ammissione al corso-concorso sono richieste il possesso della laurea, o di titolo equiparato, ed aver maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio "effettivamente prestato di almeno sette anni nei rispettivi settori formativi" della scuola elementare e secondaria di primo grado o scuola secondaria di secondo grado o degli istituti educativi e che abbiano ricoperto per almeno un triennio le funzioni di preside incaricato oppure di vice rettore o di vice direttrice incaricata negli istituti educativi.
La partecipazione è ammessa per una sola regione e per un solo settore formativo. La presentazione della domanda per più di una regione o per più di un settore formativo è causa di esclusione.
L’iter del corso-concorso si articolerà in quattro fasi:

1) esame di ammissione consistente in una prova colloquio individuale su tematiche di natura culturale, pedagogica, didattica ed organizzativa che si intenderà superata con una votazione di almeno 14/20;
2) valutazione di titoli culturali, professionali e di anzianità; il punteggio sarà espresso in ventesimi; verranno assegnati il massimo di 7/20 ai titoli culturali e 13/20 a quelli di servizio e di anzianità;
3) periodo di formazione della durata di quattro mesi costituito, fra l’altro, da 160 ore di lezione frontale; vi verranno ammessi solo quanti saranno compresi, per il numero corrispondente ai posti messi a concorso maggiorati del 10%, in una graduatoria formata dalla somma del punteggio della prova di ammissione e di quello della valutazione dei titoli;
4) esame finale consistente in una prova scritta ed in una prova orale, quest’ultima articolata in un progetto relativo ai profili dell’autonomia; si intenderà superato solo con una valutazione complessiva delle due prove non inferiore a 42/60.

Saranno dichiarati vincitori quanti entreranno nella "graduatoria generale di merito", solo nel numero dei posti messi a concorso, formata dal punteggio complessivo determinato dalla somma del punteggio riportato nella graduatoria per l’ammissione al corso di formazione e dal voto riportato nell’esame finale.

Giuseppe Guzzo

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