Si è partiti principalmente dalla giusta considerazione che il DL spending review riduce di 15.000 unità i posti nella scuola, espellendo di fatto un uguale numero di precari. Questo accade dopo che in tre anni, con il famigerato art.64 delle legge 133/2008, sono stati tagliati 132.000 posti. Ancora una volta, quindi, la scuola è colpita in modo ingiusto e insostenibile. Gli emendamenti illustrati riguardano il personale inidoneo circa 4000 insegnanti non idonei a svolgere il ruolo di docente, ma idonei a svolgere altri compiti, i docenti in esubero provinciale che sono oltre 10.000 e gli insegnanti tecnico-pratici. Sono stati presentati anche emendamenti che riguardano il personale italiano all’estero, pesantemente tagliato dal decreto legge n.95 del 6 luglio 2012. A tal proposito si chiede di tagliare le indennità di servizio all’estero di tutto il personale, incluso quello delle ambasciate e dei consolati (em. 14.78 comma 23-bis).
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