Presentato “Agropolo”, Polo formativo della regione Lazio

Il Polo di alta formazione è interprovinciale, poiché coinvolge le province di Latina, Roma, Viterbo e Frosinone e riunisce nove soggetti tra Istituti Superiori (IPSAA San Benedetto, ente capofila; ITAS Giuseppe Garibaldi), enti di ricerca (INRAN; ISMA), Università (Università degli studi di Cassino; Università degli studi della Tuscia), enti di formazione (Formazione e Progettazione; Associazione Graffiti) e imprese (Centro Agroalimentare all’ingrosso MOF).

 
“È fondamentale – ha detto l’Assessore all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione, Silvia Costa – che in un settore così importante per la nostra Regione si assuma un approccio fortemente radicato sul territorio, per coinvolgere e valorizzare tutti i protagonisti della filiera produttiva e formativa. Lo scopo è quello di conoscere al meglio il contesto economico e i fabbisogni occupazionali, mettendo in comunicazione il mondo dell’Università, della formazione, della ricerca, dell’istruzione e delle imprese, per creare strutture permanenti che possano sviluppare politiche attive di lavoro attraverso la realizzazione di competenze di alto profilo. D’altronde questa è proprio l’impostazione alla base di tutti i 13 Poli Formativi, finanziati complessivamente con 2.700.000 euro dal mio assessorato.”
In particolare Agropolo ha attivato due corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che andranno a formare figure di Tecnico Superiore per le Produzioni Vegetali e Tecnico Superiore della Commercializzazione dei Prodotti Agroindustriali. I corsi – gratuiti – prevedono 1200 ore di corso divise in 720 di formazione in aula e 480 di tirocinio in azienda e sono rivolti a diplomati disoccupati, diplomati inoccupati e a occupati non diplomati con precedente esperienza nel settore.
Nel Lazio sono presenti oltre 56 mila aziende attive nell’agricoltura e nella pesca e particolare attenzione viene prestata alla salvaguardia degli equilibri ambientali ed alle produzioni agricole tipiche, geografiche e di qualità. Le due figure professionali che saranno formate nell’ambito del Polo formativo potranno rispondere ai bisogni espressi dalle imprese, nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica della promozione del territorio e del “prodotto Italia”.
 
Redazione

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