Presentato il programma dell’Unione: perplessità di Rosa nel Pugno e Rifondazione
Il programma definitivo dell’Unione è stato reso noto da pochissime ore, ma già emergono i primi problemi, anche se tutti si stanno affrettando a dichiarare che le difficoltà e le differenze sono molto modeste e non intaccano la solidità dell’accordo.
La “Rosa nel pugno” di Boselli e Bonino non ha digerito il fatto che nel programma non si dica un no chiaro sui finanziamenti alle scuole paritarie; d’altronde la legge n. 62/2000 approvata dal precedente Governo non è in discussione e la componente cattolica non è disposta a tornare indietro.
Pacato il commento di Romano Prodi “Prendiamo atto che in una coalizione così grande, su due punti esiste un dissenso (il secondo punto è quello dei Pacs, ndr)“ Più delicato e complesso il rapporto con Rifondazione Comunista su due questioni assolutamente centrali del programma: il ruolo dell’ autonomia scolastica e l’obbligo scolastico.
Sulla prima questione il programma è assolutamente inequivocabile e recita: “L’autonomia è riconosciuta dalla Costituzione, e trova nella legge 59/97 le indicazioni relative alle sue finalità, agli ambiti decisionali e ai vincoli”.
Per quanto riguarda l’obbligo, l’accordo finale prevede una soluzione che dovrebbe accontentare tutti: obbligo scolastico fino a 16 anni, obbligo formativo fino a 18 (da assolvere nella scuola secondaria oppure nella formazione professionale o anche nei percorsi di apprendistato).
Ma Rifondazione Comunista, che pure ha sottoscritto l’accordo, ha già deciso di sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare nella quale si parla apertamente di abolizione della legge 59/97 e di obbligo scolastico (non formativo) fino a 18 anni.
Andrea Ranieri, responsabile nazionale DS per i problemi della scuola e della formazione, parlando con noi si mostra tranquillo: “L’accordo non è assolutamente in discussione; nella serata del 10 febbraio c’è già stata la prima iniziativa pubblica sul programma per la scuola; con me, a Venezia, c’erano Franca Bimbi (Margherita) e Loredana Fraleone (Rifondazione) e mi sembra davvero che stiamo entrando in una fase nuova: l’accordo raggiunto è molto buono e siamo tutti consapevoli che potrà davvero servire a rilanciare seriamente il ruolo della scuola, non vedo assolutamente incrinature di nessun genere, anche se Rifondazione non intende rinunciare a rappresentare anche le istanze del movimento”.
Il dubbio però resta: cosa succederà quando il “Movimento” chiederà a Rifondazione di mantenere fede agli impegni assunti in questa fase ? Rifondazione punterà i piedi nei confronti degli alleati o cercherà di spiegare al movimento che la politica è l’arte della mediazione e che obbligo a 16 anni e autonomia scolastica non possono essere messi in discussione ? Lo sapremo fra qualche mese.