Personale

La presenza dei docenti è rilevata dalla loro firma nei registri di classe

Alcuni Dirigenti scolastici obbligano i docenti, prima della loro entrata in classe, a firmare il registro delle presenze posto in sala insegnanti. Si tratta di una richiesta organizzativa che non può avere carattere di obbligatorietà.

Sentenza della Cassazione e del TAR

È interessante sapere che la giurisprudenza amministrativa è univoca nell’affermare l’esigenza di una fonte normativa specifica per la facoltà di sottoporre il personale dipendente al controllo delle presenze mediante orologi marcatempo o altri sistemi di registrazione.

C’è da sottolineare, per esempio, che il TAR Lazio, sezione III, 2 febbraio 1995 n. 250, che ha definito illegittimo il provvedimento rettorale che ha imposto gli orologi marcatempo al personale docente universitario presso i policlinici, senza che tale modalità di controllo delle presenze fosse prevista dalla convenzione tipo, e quindi in assenza di fondamento normativo specifico.

C’è anche la sentenza n. 11025/2006 della Corte di Cassazione che è entrata nel merito del controllo dell’orario di lavoro dei dipendenti pubblici. Per i dipendenti pubblici, specifica la sentenza, l’obbligo di adempiere alle formalità prescritte per il controllo dell’orario di lavoro deve discendere da un’apposita fonte normativa di tipo legislativo o di tipo contrattuale.

Presenza docenti rilevata da firma su registro di classe

Per i docenti l’unico sistema di rilevazione della presenza in servizio previsto è la firma sul registro di classe in corrispondenza del giorno e dell’ora del proprio turno di servizio, oggi con i registri elettronici tra l’altro la rilevazione è rilevabile istantaneamente e in tempo reale da famiglie e Dirigente scolastico. Bisogna ricordare che per norma contrattuale, art.29 comma 5 del CCNL 2006/2009, il docente ha l’obbligo di trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Il docente non ha l’obbligo di firmare altri registri di presenza o di utilizzare il badge per il controllo della presenza in servizio.

In buona sostanza firmare il libro delle firme in sala professori, molto in uso nelle scuole, non è un atto obbligatorio per i docenti, che invece potrebbero entrare direttamente nelle classi e firmare immediatamente il registro di classe cartaceo o digitale.

Illegittimo è anche l’obbligo del badge per i docenti, sempre che non ci siano precisi accordi sindacali in contrattazione di istituto, che regolamentano il controllo delle firme di entrata dei docenti.

Docente richiamato ingiustamente

Un docente che abitualmente non firmava il registro delle presenze posto in sala professori è stato redarguito dalla Dirigente scolastica perché tale firma è considerata obbligatoria per tutti i docenti. Il richiamo fatto dalla Ds al docente è ingiusto, perché non esiste nessun obbligo per i docenti di rilevazione e controllo della presenza, soprattutto considerato il fatto che la modalità di firmare un registro delle presenze non è stato contrattualizzato tra la Ds e le RSU.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024

Assunzioni in ruolo, supplenze e vincoli nella mobilità annuale per i neoassunti: facciamo il punto – DIRETTA ore 16,00

Il nuovo anno scolastico è alle porte e alcune operazioni, come ad esempio le domande…

18/07/2024

Come educare i nostri figli ad essere autosufficienti e indipendenti

In Italia la situazione sotto questo punto di vista evidenzia come si è ancora indietro…

18/07/2024

Dirigente scolastico prima promosso in liceo top, poi la marcia indietro: i chiarimenti dell’USR Sicilia

Avevamo raccontato la storia di Giusto Catania, preside da oltre un decennio del Cep, l’Istituto…

18/07/2024

A Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo, la prima scuola intitolata d’Italia

L'istituto comprensivo di via Sidoli a Torino sarà intitolato a Carolina Picchio, la studentessa di…

18/07/2024