Il dibattito in merito all’allestimento del presepe scuola si è infiammato in questi giorni, dopo che si è saputo che Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge al Senato per rendere questa pratica obbligatoria nelle scuole. Su X, molte persone parlano di “priorità” del Governo.
Sono in molti a ribadire la laicità della scuola e a sostenere che sono ben altri i problemi delle scuole italiane. Ecco alcuni commenti:
“Il riscaldamento può tranquillamente essere opzionale”.
“Lo sfondo delle scuole fredde e cadenti perché si pensa a migliaia di idee sciocche e populiste come questa anziché iniziare a metterle in sicurezza mi sembra l’ideale come ambientazione dell’evento”.
“Le insegnanti di mia figlia (infanzia) lamentano che con i recenti tagli non hanno soldi a sufficienza per acquistare materiale di rapido consumo. Qua si pensa a fà i presepi, quando scarseggiano pure i pennarelli. Che facciamo? Coloriamo con un pastorello??”.
“Scuole nelle quali ragazzini con disabilità vengono tenuti fuori perché ‘manca il sostegno'”.
“A scuola da me c’è un’uscita di sicurezza rotta da settembre e il bagno del pianterreno inagibile da un anno ma ehi… abbiamo il presepe”.
“Vogliono mettere il presepe obbligatorio nelle scuole. Invece la carta igienica è ancora facoltativa”.
“Ricapitolando, se sei un presepe meriti tutta l’attenzione e la protezione del Governo e di Fratelli d’Italia. Se sei un lavoratore a basso reddito no. Tocca forse diventare personaggi del presepe?”, ha detto Nicola Fratoianni (Avs).
“Ma dateci scuole decenti, insegnanti preparati e sereni, date continuità didattica e aiuto per chi ha bisogno del sostegno invece di blindare il presepe!”.
Secondo il disegno di legge, contestato da alcuni sindacati e politici, “l’allestimento del Presepe, al pari della preparazione di recite e celebrazioni, non integra alcuna azione d’indottrinamento né, tantomeno, di proselitismo da parte dello Stato italiano e, certo, non determina alcuna discriminazione degli alunni – e delle rispettive famiglie – che osservano altre religioni”. L’obiettivo è quello di ricordare “il profondo significato di umanità e il rapporto che lega all’identità nazionale italiana» le festività religiose. Per i trasgressori scatterà “un procedimento disciplinare secondo le norme”.
A illustrare all’Adnkronos l’iniziativa è stata la stessa Mennuni, prima firmataria del ddl: “Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’inverno per non offendere i credenti di altre religioni”, afferma la parlamentare.
Con la proposta di legge targata Fdi e firmata da molti parlamentari, “questo non sarà più possibile”. “È assolutamente fondamentale – ha rimarcato ancora Mennuni – salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”.
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