Un dipendente dello Stato, dirigente disabile, può essere licenziato senza preavviso? A quanto pare sì. È accaduto a Piacenza e la notizia è subito rimbalzata sui media nazionali.
Al centro del provvedimento, riportata da Piacenza Sera, è la preside del terzo circolo didattico di Piacenza: si chiama Maria Giovanna Forlani e dall’età di 7 anni è affetta da una grave forma di retinopatia che provoca la perdita progressiva della vista.
La donna, che ha insegnato per 20 anni storia e filosofia ed è preside da sei anni, era stata sospesa da quell’Ufficio scolastico regionale che ora l’ha messa alla porta. E, a leggere le cronache, davvero pochi pensavano che l’atto di sospensione dal servizio si tramutasse in un licenziamento.
“Il provvedimento – riporta il quotidiano locale – è stato notificato senza preavviso e porta la firma del direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Versari”.
La preside licenziata, “nel 2010 ha vinto il concorso per dirigenti scolastici, ma in ogni scuola in cui ha svolto il proprio incarico, è sempre stata accompagnata da polemiche e contestazioni”. Perchè la donna avrebbe avuto problemi relazionali “al liceo classico Romagnosi a Parma, all’istituto comprensivo di Podenzano e, in ultimo, al terzo circolo didattico di Piacenza. Qui, dopo uno scontro duro con il personale e i genitori, è stata sospesa dall’incarico. Fino alla notifica del licenziamento, che contiene 4 pagine di motivazioni”.
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Contro il provvedimento, la dirigente ha già fatto sapere che presenterà ricorso al tribunale del lavoro. Spetterà al giudice, quindi, verificare se la dirigente scolastica si sia meritata la sanzione disciplinare più severa che si possa adottare nella pubblica amministrazione. Contra la quale, vale la pena ricordarlo, sono diversi i casi di ricorsi accolti.
Dalla parte della preside ipovedente piacentina si è messa, intanto, l’Associazione dei Liberali Piacentini, sostenendo che””il licenziamento in tronco e senza preavviso di una disabile, il cui caso è già giunto all’attenzione della stampa nazionale e comunicato con atto a mezzo di ufficiale giudiziario, è un atto di una gravità inaudita”.
“Basti dire che la stampa nazionale ha sottolineato che ad una cieca (che cercava di fare il suo lavoro e di interessare ad esso i suoi collaboratori) sono stati negati persino i sussidi – così ha scritto sempre la stampa nazionale – previsti dalla legge”, concludono i Liberali Piacentini.
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