Nell’istituto comprensivo di piazza Sicilia a Milano il dirigente manca dal 2015, da quando la titolare è andata in pensione e al suo posto è stata nominata la nuova titolare che però vive in Francia dove da nove anni dirige una scuola italiana e non penserebbe a ritornare, come pubblica Il Giorno.it.
La preside assegnata, spiega il quotidiano milanese, riportando una lettera dei genitori degli alunni, consegnata alla ministra dell’istruzione, Fedeli, «si sarebbe avvalsa della possibilità di dedicarsi alla propria formazione all’estero per tre anni permettendole di non svolgere le proprie funzioni come dirigente, bensì di “bloccare” l’assegnazione della cattedra ad altro dirigente fisso, pur mantenendo stipendio ed indennità conseguenti».
Il comitato ha raccolto anche 1.200 firme di protesta.
Intanto nelle due scuole la dirigenza è stata affidata a un reggente che però cambia ogni anno.
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Una situazione analoga, si legge su Il Giorno, si sarebbe registrata anche in un’altra scuola dove sarebbe stata nominata la stessa dirigente che ama stare in Francia.
«L’istituto della reggenza compromette la possibilità di sviluppare una visione di lungo termine nella formazione dei nostri figli. Così l’anno scorso alle medie è comparso il rappresentante di classe fra i ragazzi. Quest’anno è arrivato un altro reggente e questa figura è stata abolita, con disorientamento fra gli studenti», si lamenta una mamma.
«Chiediamo un preside “a tempo indeterminato” – accusano i genitori –. Saremmo felicissimi se fosse Bonetti. Però pretendiamo che sia sempre presente, che si assuma delle responsabilità. Se un alunno ha un contrasto con un docente o la classe, deve esserci sempre una figura “super partes” a cui rivolgersi per chiedere un confronto».