Con l’avvicinarsi della Pasqua ricominciano puntuali le polemiche: la dirigente scolastica di una scuola di un piccolo comune della provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, avrebbe negato ad un sacerdote di fare la benedizione pasquale. Lo riporta Il Resto del Carlino.
La vicenda intricata
Il caso denunciato da Fratelli d’Italia è stato confermato dal parroco. “Non sono ancora andato nella scuola per portare la benedizione pasquale, ma ho chiamato un’insegnante affinché chiedesse alla dirigente scolastica se potevo portare la benedizione. Ma lei ha risposto: ‘No, perché viola la laicità dello Stato’”.
Già l’anno scorso il prete aveva chiesto di poter benedire i locali scolastici, ricevendo un netto rifiuto, sempre in nome della laicità dell’istituzione scolastica. “Quest’anno solo oggi, anche se domenica, ho chiamato l’insegnante per rifare la richiesta alla dirigente scolastica perché ho avuto molto lavoro nelle parrocchie e anche un funerale. Poco dopo è arrivata la risposta negativa. Ma io non mollo. Vorrei poter benedire la scuola, nel rispetto anche degli alunni di altre religioni”, ha detto.
Il sindaco non è d’accordo con la dirigente
Sulla vicenda dice il sindaco del paese: “Non sono d’accordo con la presa di posizione della dirigente scolastica di non concedere la benedizione pasquale. Io chiedo che la benedizione pasquale venga fatta. Per quel che riguarda i ragazzi appartenenti ad altre religioni per pochi minuti possono essere collocati in un’altra stanza all’interno del plesso e non mandati fuori dall’edificio e poi, terminata la benedizione, fatti rientrare nelle loro aule. Chiederò tutte le delucidazioni su questa vicenda alla dirigente scolastica, con la quale finora non ho avuto modo di confrontarmi. Dopo che mi saranno state spiegate le motivazioni per cui l’anno scorso non è stato fatto entrare il parroco e non può entrare neanche quest’anno, potrò esprimere meglio la mia considerazione e la posizione della Amministrazione Comunale”; queste le sue parole.
Intanto l’ex consigliere regionale Luca Bartolini (FdI), il primo a sollevare il caso, ha osservato: “Nessuna benedizione pasquale perché bisogna garantire la laicità della scuola? Allora perché la dirigente scolastica non va a lavorare anche nel giorno di Natale?”.
Innumerevoli i casi simili
In questi giorni si parla moltissimo di laicità delle scuole anche in relazione al caso della scuola che sarà chiusa per la festa di fine Ramadan. C’è chi pensa che, se si applica il principio della laicità della scuola, ciò deve valere sempre, non solo per la religione cattolica.
L’anno scorso il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Massa Finalese, in provincia di Modena, ha deciso di vietare questa benedizione agli alunni di elementari e medie, lasciando interdetto il parroco della cittadina, che ha affermato che una cosa del genere non è mai successa. La stessa polemica è infiammata qualche giorno prima nel riminese, in cui il sindaco del paese ha vietato questo tipo di benedizioni nelle scuole.