Drago Kamenik era il preside di una scuola secondaria. Gli studenti l’hanno segretamente filmato mentre faceva sesso con una collega nei locali della scuola e hanno pubblicato le immagini su Internet.
Il video è diventato virale ed è stato ripreso dai giornali, che hanno rivelato l’identità del docente, che aveva due figli. I due protagonisti della vicenda hanno dapprima tentato di negare. I giornali e i forum di discussione sloveni hanno avviato, sulla vicenda, un dibattito acceso sulla moralità dei due docenti, da un lato, e sull’invasione della privacy dall’altro.
Sabato, però Kamenik si è tolto la vita. La polizia ha avviato un’inchiesta sugli studenti che hanno pubblicato su internet i video. “In questo caso la questione principale è il fatto che i protagonisti non siano figure pubbliche e, di conseguenza, l’intrusione nelle loro vite, in primo luogo da parte degli studenti e in seconda battuta da parte della stampa sensazionalistica, non sia giustificabile”, ha commentato il filosofo Friderik Klampfer in un commento sul sito internet del quotidiano Vecer, di Maribor.
“Il primo passo nella giusta direzione – ha continuato – sarebbe ora porre regole per i web forum”.
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