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Preside zen Palermo arrestata, Daniela Lo Verde risponde alle Iene: “Non è come vi stanno facendo credere”

Nella puntata di ieri, martedì 25 aprile, Giulio Golia e Nicola Remisceg della trasmissione Le Iene sono andati trovare la dirigente scolastica dell’Istituto Falcone di Palermo, Daniele Lo Verde, agli arresti domiciliari accusata di corruzione e peculato insieme al vice preside Daniele Agosta.

Proprio Le Iene avevano già avuto contatti con la dirigente. In piena pandemia grazie a una gara di solidarietà Ismaele La Vardera aveva portato nel suo istituto, partendo da Bergamo, molti strumenti elettronici per far studiare i ragazzi.

Dietro la porta di casa, alle domande poste dalla Iena Giulio Golia, la dirigente ha fatto intendere che la verità che sta venendo fuori, fatta di intercettazioni e video, non è quella che sembra.

Infatti, Lo Verde continua a rispondere: “Le cose non si vedono mai tutte da una parte. Si estrapolano cose che in un contesto sono state dette in maniera molto diversa, mi deve credere. Non è come vi stanno facendo credere”.

Sempre durante il corso del servizio, Golia e Remisceg hanno raccolto le reazioni dei ragazzi del quartiere. Come Walter che legge il post che lui stesso aveva pubblicato su Facebook: “Lei che tanto mi riempiva di ramanzine sulla legalità, su quanto fosse importante non sbagliare, soprattutto visto il quartiere da dove provengo. Sono felice di quello che mi ha insegnato ma a quanto pare colei che doveva imparare qualcosa era lei. Se le accuse si confermeranno, si vergogni. Non si combatte l’illegalità con altra illegalità”.

Anche un altro studente, presumibilmente della scuola secondaria di primo grado, ha commentato: “È una disonesta perché va a rubare i soldi delle persone che pagano la mensa”.

Un altro ancora dice: Per me è una persona senza cuore, forse perché io tengo troppo ai bambini.

Il video dei Carabinieri che incastra la dirigente scolastica

LEGGI LE INTERCETTAZIONI

La posizione di Valditara

Sulla questione nei giorni scorsi è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha commentato: “Relativamente alla vicenda giudiziaria che coinvolge la dirigente scolastica dell’Istituto Falcone di Palermo, è stato disposto il provvedimento di sospensione immediata. In tempi brevi sarà nominato il reggente per garantire un rapido ritorno alla normalità”.

Ai docenti della scuola Falcone, che non sono coinvolti nell’indagine, il MIM ribadisce “il ringraziamento per l’impegno che mettono ogni giorno nel loro lavoro a servizio della comunità, proprio dove impegnarsi è più difficile. A sostegno loro, degli studenti e di tutto il personale scolastico saranno inviati degli operatori psico – pedagogici, a supporto di tutta la comunità scolastica nell’elaborazione di quanto accaduto oggi”.

La reazione di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso

La sorella del magistrato Giovanni Falcone, Maria, ha commentato l’accaduto: “L’indagine che ha portato oggi all’arresto di Daniela Lo Verde, preside dell’istituto scolastico Giovanni Falcone di Palermo, mi addolora profondamente e non solo perché i fatti che stanno emergendo sono un insulto alla memoria di mio fratello Giovanni. Conosco bene quella scuola da prima che la dirigesse Lo Verde e l’ho sempre considerata un presidio fondamentale in un quartiere come lo Zen attanagliato da tante criticità, con una presenza criminale notevolissima e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia”.

“Lascia sconcertati scoprire che dietro l’antimafia di facciata di Daniele Lo Verde c’era tanta disonestà. – ha aggiunto – Questo però non mi fa dimenticare la dedizione delle insegnanti, che da anni portano avanti un lavoro prezioso per educare i giovani alla legalità e che sono state sempre presenti con i loro alunni alle manifestazioni per ricordare chi si è sacrificato nella lotta alla mafia”.

“Non mi meraviglia – ha concluso – che il malaffare sia venuto a galla proprio grazie alla denuncia di una di queste insegnanti. Ciò deve essere uno sprone per proseguire nell’impegno a difesa dei valori della nostra Repubblica”. 

Redazione

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