Al primo scrutinio per le elezioni del 13° Presidente della Repubblica, che La Tecnica della Scuola ha seguito in diretta con interviste dal Colle, il più votato è risultato il professore universitario ed ex giudice costituzionale Paolo Maddalena, con 36 voti, che gli sono serviti per superare anche l’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, 16 voti, o la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, coi suoi 9 voti.
La Tecnica della Scuola sul nome di Maddalena riporta le dichiarazioni di Matteo Crucioli, fuoriuscito dal M5S per il gruppo Alternativa: “Per noi è un ottimo candidato, lontano dal Draghismo,” afferma convinto l’ex grillino.
Chi è Paolo Maddalena?
La carriera di Paolo Maddalena inizia in ambito didattico e di ricerca. Da docente di Istituzioni di diritto romano approda poi alla magistratura, dove diventerà presidente di sezione della Corte dei Conti per essere poi eletto, nel 2002, alla Corte Costituzionale nella quota riservata alla magistratura contabile.
Per le sue posizioni anti euro e favorevoli a una maggiore voce popolare e per la critica all’economia di libero mercato che concentra la ricchezza nella mani di pochi anche in fatto di autostrade, frequenze televisive, acqua, rotte aeree, Maddalena è il candidato perfetto per i grillini della prima ora, molti dei quali riversatisi nel Gruppo Misto e in Alternativa.
Maddalena? Renzi lo boccia
Un nome, quello di Paolo Maddalena, che per la passate crociate a favore dell’uscita dall’euro non potrà essere sostenuto dalla maggioranza. “Sulla questione della collocazione internazionale dell’Italia non si scherza- ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi – Italia Viva non sosterrà candidati che non abbiano un profilo di purezza europeista e atlantista. Lo dico con chiarezza: su questo punto faremo le barricate”.