L’autonomia scolastica, con il passaggio del ruolo di Preside e direttore didattico a quello di Dirigente scolastico, ha messo al centro del sistema gestionale della scuola l’ufficio di presidenza. Dalle presidenze delle scuole passano tutte le decisioni e i piani organizzativi di lavoro, fuori dalle presidenze, ogni giorno, ci sono file di attesa per docenti, genitori, studenti e rappresentanti vari del territorio.
Il profilo professionale del Dirigente scolastico si sostanzia nella parte del d.lgs. 165/2001 in cui si dice che il Ds assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
In buona sostanza l’art.25 del d.lgs. 165/2001 dà al Ds il potere della rappresentanza legale della scuola, della sua gestione unitaria, della funzione gestionale complessiva, poteri di direzione, di coordinamento e valorizzazione, poteri di negoziazione, di vigilanza e titolarità delle relazioni sindacali.
Il Ds è un vero e proprio Deus ex macchina che governa la scuola e cura le pubbliche relazioni interne ed esterne all’Istituto scolastico.
Ci sono docenti che sostengono che con il nuovo profilo dirigenziale si siano creati, per volere dello stesso Dirigente Scolastico, gruppi di potere obbedienti al capo ed esecutori delle sue decisioni. Si tratta dei cosi chiamati staff di direzione, che, ai sensi dell’art.1, comma 83, della Legge 107/2015, vengono nominati dal dirigente scolastico nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti. Tali docenti coadiuvano il Ds in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.
In alcune scuole lo staff di direzione è percepito come ostile dagli altri docenti, tanto che ci si lamenta che nelle presidenze si arrivi facilmente a fare pettegolezzo e a volte a pianificare convocazioni urgenti in presidenza di alcuni docenti rei di avere commesso qualche errore. In tal caso la presidenza è vista come un centro direzionale di pettegolezzo in cui vengono decise strategie ben precise.
C’è invece chi sostiene che le presidenze sono il cuore pulsante della scuola, un vero e proprio ufficio di Governance, dove si organizza, nei più piccoli particolari, tutto il lavoro per fare funzionare al meglio il servizio scolastico. La Presidenza visto come un ufficio dove si lavora per l’intera giornata per gestire la complessità del sistema della “comunità educante”. L’ufficio dove si intessono le relazioni sindacali, dove ci si confronta, sempre per fini didattici, con le altre Istituzioni del territorio.
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