Le domande per il concorso dirigenti scolastici sono state più di 35mila. Saranno 2.524 i posti e il corso-concorso difficilmente prima di un anno permettere ai vincitori di entrare effettivamente in servizio. La situazione dei presidi è critica con casi di plurime reggenze (con effetti distorsivi nella gestione dell’istituzione scolastica).
Le reggenze (il preside in ruolo in una scuola prende in carico una seconda quale dove manca il dirigente scolastico) quest’anno sono state più di 1700. Le responsabilità aumentano, le paghe, invece, rimangono stabili o quasi. I dirigenti scolastici sono sul piede di guerra con poche soddisfazioni e troppi problemi. Nella legge di bilancio grazie a uno stanziamento di 96 milioni è stato possibile dare un primo aumento ai presidi, ma non è un pieno riconoscimento del loro ruolo. Almeno così sostiene l’ANP:
“Da un lato – si legge su Il Messaggero – siamo soddisfatti per questo risultato, dall’altro canto però esprimiamo forti riserve sullo scaglionamento temporale secondo il quale l’equiparazione si concretizzerebbe. Sottolineiamo che quando si sta prospettando non fa diminuire il livello di attenzione e vogliamo la perequazione economica dei dirigenti della scuola alle altre dirigente dell’area dell’Istruzione”.
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