Categorie: Personale

Presidi ancora in rivolta: valutateci per lo stress e pagateci come gli altri dirigenti pubblici

Continuano ad oltranza le proteste dei dirigenti scolastici, che non intendono accettare il sistema di valutazione proposto dal Ministero.

Stavolta sono i presidi piemontesi a puntare i piedi, gettando ancora benzina sul fuoco nelle ultime settimane di attività didattica.

“Invieremo una diffida perché il direttore generale non proceda alla valutazione dei dirigenti e faccia invece seguito alla valutazione dello stress da lavoro correlato che non è mai stata fatta per noi”, annunciano sulla pagina torinese de La Repubblica i sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Cisl scuola e SnalsConfsal del Piemonte.

Si è svolto anche un incontro presso il liceo “Gioberti” di Torino che ha visto circa 70 presidi riuniti per discutere della burocrazia, dei contratti degli insegnanti, le forniture del materiale e molti altri argomenti che vanno a rafforzare la tesi portata avanti dai Ds, ovvero che è in atto una trasformazione negativa del ruolo del preside, che lo vedrebbe oggi come un amministratore invece che come un coordinatore dei docenti. Ne è sicura Lorenza Patriarca, preside e rappresentante sindacale dei dirigenti per Uil Scuola: “dovremmo occuparci dei ragazzi, assegnare i docenti migliori rispetto alle esigenze della classe e rapportarci con le famiglie. Già per fare questo, con le scuole così sovradimensionate, non abbiamo abbastanza tempo, figurarsi metterci a fare la gestione amministrativa”, si legge sul quotidiano torinese.
“Ci sono colleghi che si ammalano e altri che prendono ansiolitici, sottolinea Patriarca.

Insomma, i presidi sono decisi a uscire le unghie e non transigere davanti alle difficoltà a cui stanno andando incontro.
Tuttavia, i presidi in questione non sembrano intenzionati a partecipare allo sciopero indetto dall’Udir per il 25 maggio, anche se però per lo stesso giorno è previsto un altro incontro con il direttore regionale, in cui chiariranno ancora una volta che non compileranno i documenti per la loro valutazione: “vanno consegnanti entro giugno, spiega Sergio Arduino della Cisl Scuola, ma se le cose non cambieranno non lo faremo. Non si può fare una valutazione annuale e basata solo sulla carta e non sulla realtà della scuola”. 

 

WEBINAR – TECNICA DELLA SCUOLA FORMAZIONE

“IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NELLA SCUOLA – 6ª EDIZIONE
Regole e limiti da rispettare” tutte le info: http://bit.ly/2r2O8PI

Ricordiamo, a titolo riepilogativo, che un altro dei temi delicati che riguarda la protesta dei dirigenti in tutta Italia è la questione della equiparazione della retribuzione dei presidi con quella delle altre dirigenze pubbliche, rivendicazione storica dell’ANP che non sarà facile ottenere, dal momento che il costo è decisamente consistente (non meno di 250-300 milioni).

Per il 17 maggio è già in programma un incontro fra il sottosegretario De Filippo e i sindacati, dove esistono i margini per prevedere che l’Amministrazione prometterà un intervento ad hoc in modo da consentire ai sindacati di rasserenare la categoria.

In caso contrario il 25 maggio ANP e Udir potrebbero  “fare il botto” portando in piazza una bel numero di dirigenti scolastici, sempre più stanchi e delusi.

 

{loadposition facebook}

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024