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Presidi incaricati, domande entro il 22 maggio

I docenti che vogliono fare i presidi incaricati hanno tempo fino al 22 maggio prossimo per presentare le domande. Gli insegnanti che otterranno l’incarico, che avrà durata annuale, saranno retribuiti con gli stessi importi previsti per i dirigenti con contratto a tempo indeterminato.
Per lo meno, stando agli ultimi accordi negoziali sulla dirigenza. E dunque dovrebbero percepire stipendi che si aggireranno intorno ai 2400 euro netti al mese. Sulla vicenda, peraltro, è in atto un contenzioso giurisdizionale che riguarda le spettanze pregresse, dovute ai presidi incaricati attualmente in servizio. Ma l’attribuzione degli aumenti, relativamente ai prossimi incarichi, dovrebbe essere pacifica. Ed ora diamo un occhiata, in dettaglio, ai requisiti che dovranno possedere gli aspiranti presidi incaricati.
Per ciascun tipo di istituto o scuola saranno compilate due distinte graduatorie nelle quali saranno inclusi, rispettivamente:
1) docenti inclusi nelle graduatorie di merito dei concorsi  a posti di preside nelle scuole e negli istituti del medesimo tipo di quello a cui aspirano.
Coloro i quali hanno superato le prove degli ultimi concorsi a posti di preside potranno documentare tale circostanza anche con autocertificazione. Vale a dire: allegando alla domanda una dichiarazione con la quale, sotto la propria personale responsabilità, attesteranno la votazione complessiva riportata;
2) docenti con contratto a tempo indeterminato che, al 22 maggio 2002, siano in possesso dei requisiti prescritti dagli articoli 407 e seguenti del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (5 anni di servizio dalla data di immissione in ruolo e possesso di laurea) per partecipare ai concorsi a posti di preside nelle scuole e negli istituti del medesimo tipo di quello a cui aspirano.  In ogni caso, ai fini del computo del quinquennio sarà preso in considerazione il servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni. Così come pure e i servizi equiparati dalla legge come servizi di istituto nella scuola. Ai professori con contratto a tempo indeterminato saranno equiparati anche i docenti che abbiano fatto parte in passato dei ruoli relativi agli istituti stessi, conservando titolo alla restituzione al ruolo di provenienza.

Adalberto Reggiani

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